La legge di Bilancio 2022 prevede la riforma dell’IRPEF che permette di ottenere un risparmio sulla busta paga o il cedolino pensione, che varia a seconda del reddito.
In vigore dal 1° gennaio 2022 vede per prima cosa una modifica delle aliquote che da 5 diventano 4.
Di conseguenza, anche gli scaglioni di reddito sono riformulati sulle aliquote nuove. Inoltre, sono previste anche modifiche alle detrazioni con l’ingresso dell’assegno unico e universale. Quindi, con la nuova riforma Irpef cosa succede alla busta paga e alle pensioni lo spiega l’AdE.
Riforma Irpef: nuove aliquote e detrazioni
Per prima cosa la riforma Irpef, come detto, riduce le aliquote che da 5 diventano 4. Nel dettaglio:
- 23% per i redditi fino a 15mila euro;
- 25% per redditi da 15mila e 28mila euro;
- 35% per redditi da 28mila a 50mila euro;
- 43% per redditi oltre i 50mila euro.
La riforma fiscale Irpef ha inoltre comportato il venire meno di alcuni incentivi con il cosiddetto Bonus Renzi che ai sensi dell’articolo decreto-legge n.3/2020 (convertito poi nella legge n.21/2020) rimane inalterato per i soli redditi fino a 15mila euro.
Come detto in precedenza, con la riforma sono modificate anche le detrazioni legate alla tipologia e al reddito.
Detrazioni per reddito lavoratori dipendenti dal 2022
In questo caso se alla formazione del reddito totale rientrano uno o più redditi da lavoro dipendente o assimilati, spetta una detrazione Irpef pari a:
- 1.880 euro, per i rapporti a tempo indeterminato e il reddito complessivo non supera i 15mila euro, ma la detrazione effettiva non può essere inferiore a 690 euro. Invece, per contratti di lavoro a tempo determinato la detrazione non può essere inferiore a 1.380 euro;
- 1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15mila euro, ma inferiore a 28mila. Per il calcolo bisognerà seguire questa formula matematica: 1.910 + 1.910 * (28mila – reddito complessivo) / (13mila);
- 1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28mila ma inferiore a 50mila. Ecco la formula per calcolare la detrazione: 1.910 * (50mila – reddito complessivo) / (22mila);
- zero, per i redditi superiori a 50mila.
Inoltre, se il reddito complessivo è compreso tra i 25mila e i 35mila euro, spetta una detrazione in più pari a 65 euro.
Detrazioni per redditi da pensione
Ai sensi dell’articolo 13, comma 3 del TUIR, anche in questo caso, se alla formazione del reddito concorrono ulteriori redditi di pensione nell’anno, spetta una detrazione pari a:
- 1.955 euro, se il reddito è inferiore a 8.500 euro. La detrazione che spetta però non potrà essere inferiore a 713 euro;
- 700 euro, se il reddito è compreso tra gli 8.500 e i 28mila. Il calcolo è il seguente: 700 + 1.255 * (28mila – reddito complessivo) / (19.500);
- 700 euro, se il reddito è superiore a 28mila ma inferiore a 50mila. La formula è la seguente: 700 * (50mila – reddito complessivo) / (22mila);
- zero, per redditi superiori a 50mila.
Infine, per i redditi compresi tra i 25mila e i 29mila euro, la detrazione è aumentata di un importo pari a 50 euro.
La circolare n. 4/2022 dell’Agenzia delle Entrate stabilisce che se i sostituiti di imposta non sono riusciti ad applicare dall’entrata in vigore della riforma (quindi dal 1° gennaio) le nuove regole, a causa dell’aggiornamento dei sistemi informatici, è previsto entro il mese di aprile un conguaglio per i primi tre mesi.