Il vaffa dei Maneskin spopola in rete, e sta diventando una polemica in stile “tutto italiano”.
Durante il concerto in California, sulle note della canzone “Gasoline”, Damiano dei Maneskin ha “gridato” il suo pensiero: “Free Ukrain, fuck Putin“.
Inequivocabili, semplici e forti al tempo stesso. Ma – come era prevedibile – questa considerazione sta scatenando una “guerra” tra chi sostiene le idee del gruppo musicale e chi lo critica pesantemente.
Tornati in Italia, i Maneskin hanno dovuto prendere atto delle “conseguenze” delle loro esternazioni. Un “coraggio” che non è stato apprezzato da tutti. E quando un personaggio, come Damiano – ma come tutto il gruppo – osa dire la sua va inevitabilmente incontro a “linciaggio mediatico”. Ma dobbiamo ammettere che, dietro a questo scontro che ormai è partito e sta invadendo tutti i canali social e d’informazione, c’è qualcosa “di più”.
Il vaffa dei Maneskin, perché la polemica non è “sterile”
Come succede nel mondo dello spettacolo, quando qualcuno è in vista e influenza le persone, è per forza di cose “indagato” a tutto tondo. E va bene così. I Maneskin hanno certamente ravvivato il comparto musicale italiano, dando risposta a ciò che mancava.
E come è sempre stato, nel momento in cui un personaggio pubblico esprime ciò che sente, le sue parole valgono “in modo diverso”. Ecco perché il Vaffa dei Maneskin sta suscitando tanto clamore. Siamo in un Paese che da quando è iniziata la Pandemia – ma il fenomeno esisteva già – si è diviso in “fazioni”. Provax, novax, complottisti e terrapiattisti contro virologi star, pecore addestrate, giovani senza midollo e chi più ne ha più ne metta.
Sembra che in Italia non vi sia più varietà di pensiero. O nero o Bianco. O pro qualcosa o Contro qualcosa. O “non ce n’è coviddi” o “moriremo tutti”. In questo caso è semplicemente cambiato l’attore protagonista. O Pro Putin o Pro NATO. E dunque, sono inevitabili gli accostamenti a tutto ciò che di fatto sta sconvolgendo le nostre vite.
Le critiche al Vaffa, e cosa risponde Damiano dei Maneskin
Potremmo elencare gli innumerevoli interventi che spopolano sui Social dopo il “fuck Putin” cantato a squarciagola in California. Di persone normali, di ragazzi, di giovani e di vecchi, così come di personaggi popolari proprio come il gruppo musicale.
C’è chi ci “butta dentro” di tutto. C’è chi usa sproloqui, chi linguaggio da tifoseria di calcio. Ma ciò che emerge è un’Italia divisa in due. Damiano non ci sta, e alle provocazioni del famoso chef risponde con un’ordinazione: “due salsicce, grazie”. E poi lascia correre, lascia parlare, tanto anche lui lo sa. Il suo “Benvenuti in Italia”, forse, chiude il cerchio e dovrebbe farci semplicemente riflettere.