Ritiro immediato per di mandorle confezionate a causa della presenza di una sostanza chimica pericolosa per la salute.
La segnalazione del richiamo alimentare รจ arrivata dal ministero della Salute che pubblicato un comunicato in data 22 aprile 2022.
Un alimento molto usato sarebbe stato ritirato dal mercato. Si tratta delle mandorle sgusciate, marchio Ciavolino Roma International S.R.L.
Ritiro immediato di queste mandorle per presenza di sostanza pericolosa: ecco lotto e marca
“Si prega di riportare le confezioni al punto vendita” รจ questo il messaggio di avvertenza pubblicato nel comunicato stampa del ministero della Salute, qui di seguito: Richiamo mandorle 23_04_2022
Si tratta nello specifico delle mandorle sgusciate di grammi 800 a marchio Ciavolino, ma prodotte da Ciavolino Daniele e Figli nell’azienda di Ardea (Roma). In particolare, il lotto di produzione interessato รจ il numero 22066. La data di scadenza o termine di conservazione ad aprile 2023.
Il richiamo e il conseguente ritiro dagli scaffali dei supermercati sono dovuti per la presenza di aflatossina B1 e totali non rispettando gli standard previsti in materia di sicurezza alimentare.
Si tratta di un rischio chimico che non รจ possibile sotto valutare poichรฉ la presenta di questa sostanza chimica รจ superiore rispetto ai livelli tollerabili di 8 ยตg/kg โ ppb.
Cosa sono le aflatossine
Sono sostanze prodotte da alcuni funghi (miceti) che possono svilupparsi in cerali, soprattutto mais, riso, fichi, frutta a guscio come mandorle, spezie, semi di cacao. La contaminazione puรฒ avvenire prima e dopo la raccolta.
Purtroppo, non si vedono a occhio nudo e non hanno alcun sapore. Non รจ detto che la presenza di muffa voglia dire che ci sia presenta di contaminazione da aflatossine. Questo perchรฉ solo i controlli sanitari, durante la coltivazione e la raccolta degli alimenti potrebbe garantire ai consumatori la certezza di non correre rischi.
Diciassette sarebbero i tipi di aflatossine individuati, ma solo cinque sono considerati altamente tossici. Tra questi la B1. Tali sostanze creerebbero danni alla salute sia a breve sia a lungo termine. L’organo maggiormente interessato sarebbe il fegato.