Si sta diffondendo tra i bambini un gioco che incute paura. Il protagonista è un pupazzo blu con lunghe braccia e denti aguzzi.
Il gioco è ambientato in una vecchia fabbrica di giocattoli dove i dipendenti devono scappare e mettersi in salvo. Per farlo devono risolvere indovinelli ed enigmi. Se non ci riescono il pupazzo li uccide impiccandoli.
Come si capisce non è un gioco adatto ai bambini. Dovrebbe essere destinato agli adulti, ma alcune ricerche hanno evidenziato che neanche alle persone adulte il gioco piace.
Il pupazzo blu che spaventa i bambini: allarme nel Regno Unito per la diffusione di questo gioco
Huggy Wuggy, questo è il nome del pupazzo blu sta sollevando preoccupazioni tra i genitori di bambini in età scolare. Perché può sembrare un peluche carino e un buon regalo per Natale o per il compleanno ma in realtà potrebbe risultare inquietante.
Infatti, in una scuola elementare del Kent, la Deel Parish Primary School, gli insegnanti hanno avvertito le famiglie perché i bambini erano spaventati da questo gioco. Tra l’altro gli scolari più grandi avevano iniziato a imitare il pupazzo. Infatti, abbracciando i compagni più piccoli ripetevano una delle sue frasi più celebri: “Abbracciali finché non esalano l’ultimo respiro”.
Esaminando il gioco gli psicologi hanno dichiarato che nei bambini l’adrenalina rilasciata per lo spavento potrebbe portare ansia e disturbi del sonno. Di conseguenza in molti hanno chiesto ai produttori del gioco di inserire dei filtri per far sì che i bambini più piccoli non accedano al gioco.
In realtà, i genitori, gli insegnati e gli psicologi dovrebbero prestare attenzione anche ai social dove la mania di rappresentare questo pupazzo si è diffusa sempre di più. E i video su YouTube o TikTok ne sono solo un esempio.
Huggy Wuggy personaggio di Poppy Playtime
Huggy Wuggy è un personaggio di un videogioco horror di sopravvivenza chiamato Poppy Playtime in cui il giocatore interpreta un ex dipendente di una fabbrica di giocatoli. Il giocatore dovrà cercare di risolvere dei misteri cercando di non farsi uccidere dall’antagonista, Huggy Wuggy, appunto.
