La notizia arriva dalla Cina, dove un bambino di 4 anni è stato contagiato da un ceppo dell’H3N8, l’influenza aviaria.
La situazione sembrerebbe sotto controllo. La Commissione Sanitaria Nazionale ha espresso dubbi sulla possibilità di contagi di aviaria nell’uomo. Il caso del bambino cinese, però, riporta a galla le preoccupazioni degli scienziati.
Non solo Covid. La Comunità scientifica tiene d’occhio l’evolversi di molteplici virus. Diversi “allarmi” sono stati lanciati negli ultimi anni. L’evoluzione delle malattie viaggia a velocità imprevedibili. Ricordiamo a questo proposito le possibili mutazioni del virus Zika, che secondo uno studio di laboratorio potrebbero causare milioni di malati.
Bambino di 4 anni sta male, ha preso l’influenza aviaria
Sono state le Autorità Cinesi a confermare il contagio del piccolo. Abita nella provincia centrale di Henan, ed è stato subito notato che la famiglia alleva polli e volatili in casa. Si tratta di una realtà che per noi è “sconosciuta” ma che in Cina è normalità. Proprio a causa del contatto con polli e anatre sarebbe avvenuto il “passaggio” dell’aviaria dagli animali al bimbo.
Il piccolo è stato ricoverato i primi di aprile, con sintomi febbrili e altri riconducibili proprio al virus H3N8. Non sono emerse particolari “anomalie”, ma la Commissione ha potuto definire bene il caso. Si tratterebbe di “trasmissione incrociata una tantum”. In sostanza, non sembra abbia innescato un’epidemia.
Il parere dell’OMS
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, di concerto con la Commissione, le probabilità di espansione di contagi tra uomini sono basse. Le infezioni che colpiscono le persone sarebbero riconducibili a determinate abitudini. In particolare, “acquisite principalmente attraverso il contatto diretto con animali infetti o ambienti contaminati”. Ad ogni modo, queste dinamiche – rare e casuali – non dovrebbero portare a trasmettere massicciamente i virus alle popolazioni.
Ricordiamo brevemente che esistono due ceppi di aviaria che negli ultimi anni hanno causato molti contagi. Parliamo di quelli scoperti tra il 1997 e il 2013, l’H5N1 e l’H7N9.