Arsenico nel riso, come eliminarlo del tutto in 3 semplici mosse e le migliori qualità da utilizzare

Forse non tutti sanno che si possono trovare tracce di arsenico nel riso. Si tratta di una sostanza tossica che è meglio eliminare.

Ma cosa significa che c’è l’arsenico nel riso? La sostanza è presente nel terreno e nell’acqua naturalmente. Ma anche le lavorazioni dell’uomo fanno sì che rimangano tracce nel prodotto finito. L’abitudine di sciacquare il riso prima di farlo cuocere in pentola, però, non basta a eliminare del tutto l’arsenico accumulato.

Arsenico nel riso
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Il riso è un alimento salutare e che fa bene anche ai celiaci perché privo di glutine. Però questo cereale cresce tipicamente dove c’è tanta acqua, e quindi è più esposto alla “contaminazione” da arsenico. Per questo motivo le persone sono solite sciacquare il riso sotto abbondante acqua prima di usarlo per le varie preparazioni. Anche se è un’abitudine corretta, non basta a purificarlo del tutto.

Arsenico nel riso, come eliminarlo in modo facile facile

Se l’acqua è la causa della contaminazione da arsenico, al tempo stesso è l’arma con cui si potrà purificarlo al meglio. Gli esperti consigliano infatti due semplici modi. Il primo è quello di tenere il riso in ammollo per tutta la notte. Dopo di che va sciacquato di nuovo sotto acqua corrente. In questo modo si elimina praticamente l’80% dell’arsenico che c’era in origine.

Un altro suggerimento riguarda la quantità di acqua usata per la cottura. Quando buttiamo il riso in pentola dobbiamo stare attenti a usarne molta. Almeno 5-6 parti di acqua per parte di riso. In questo modo il cereale non assorbe tutto il liquido e dunque trattiene di meno l’arsenico. Un buon 57% di questa sostanza se ne va in un batter d’occhio.

Il terzo “trucchetto” è quello di sciacquarlo di nuovo una volta cotto. Sempre con abbondante acqua corrente. Tra l’altro, questa pratica impedisce che la cottura del riso prosegua, e che i chicchi rimangano croccanti. Perfetti per qualsiasi preparazione vorremo fare, dolce o salata.

Le varietà di riso da preferire

Oltre alla pratica di “pulizia”, possiamo tenere lontane le tracce di arsenico variando il consumo di riso. Sebbene quello integrale apporti più sostanze benefiche per l’organismo, è anche il cereale più “contaminato”. Dunque sempre meglio alternarlo al riso bianco, oppure al riso venere, a quello nero, ma anche al miglio, alla quinoa, al bulgur, e ovviamente al farro e orzo.

In questo modo daremo al nostro corpo ancora più elementi nutritivi salutari e ci tuteleremo da un troppo accumulo di sostanze nocive.

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