Ai beneficiari del reddito di cittadinanza (RdC) spetta l’Assegno unico e universale. Le istruzioni operative arrivano con una circolare INPS.
La prima quota, erogata in automatico, è arrivata con il pagamento di aprile e si riferisce al mese di marzo. Mese in cui è entrato in vigore proprio l’Assegno unico e universale. Si tratta di una quota supplementare del beneficio, ovvero di integrazione RdC/AU.
Però non tutti i percettori di reddito di cittadinanza potranno beneficiare in automatico dell’Assegno unico perché dovranno seguire alcuni adempimenti.
Reddito di cittadinanza e Assegno unico
Ed è proprio in aiuto di questi percettori che l’INPS, il 28 aprile ha pubblicato la circolare n.53 contenenti le istruzioni operative e contabili. L’INPS chiarisce che dovranno essere inserite nel nuovo modello RdC-COM/AU tutte le informazioni relative al nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza. Cioè, le informazioni che non sono presenti nella domanda per il RdC né nelle banche dati INPS e utili per consentire d’ufficio la lavorazione e la predisposizione al pagamento della quota integrativa. Quindi, questa avverrà solo dopo aver inviato il modello RdC-COM/AU.
L’integrazione servirà se nel nucleo familiare è presente:
- figlio maggiorenne a carico, fino i 21 anni, che: frequenti un la scuola, un corso professionale o di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e che abbia un reddito inferiore a 8mila euro annui; sia iscritto al centro per l’impiego come disoccupato e in cerca di lavoro o che svolga il servizio civile universale;
- figlio minorenne a carico non valorizzato correttamente nella DSU utile per il reddito di cittadinanza. Quindi, minorenni indicati con la lettera “P” invece che con la lettera “F” nel quadro A della DSU;
- madre di 21 anni non valorizzata dalla DSU utile per il reddito di cittadinanza in qualità di dichiarante o coniuge del dichiarante;
- figlio in stato di disabilità a prescindere dall’età.
Infine, altri due casi per integrare il modello RdC-COM/AU sono:
- l’indicazione di chi esercita la genitorialità riferita a ogni figlio all’interno del nucleo familiare per ottenere il pagamento dell’Assegno unico diviso in parti uguali tra i genitori. I genitori separati, divorziati o naturali non conviventi devono presentare il modello RdC-COM/AU;
- l’esistenza di un valido provvedimento di affidamento di uno o più figli minori presenti nel nucleo familiare diverso dal genitore, ad esempio nonno, zio, fratello.
RDC-COM/AU e maggiorazioni
Infine, lo stesso modello servirà per accedere alle maggiorazioni degli importi riconosciuti sia ai nuclei familiari con genitori entrambi lavoratori si a quelli con un ISEE fino a 25mila euro. Questi sono quelle famiglie, che fino a dicembre del 2021, beneficiavano dell’Assegno per nucleo familiare (ANF).