Scoperti falsi olio extra vergine di oliva. La Guardia di Finanza ha svolto un’indagine in tutta Italia e purtroppo sono scattate anche denunce.
Qualche giorno fa avevamo affrontato l’argomento degli oli extravergine non corrispondenti a quanto dichiarato. Il fenomeno sembrava riguardare Paesi esteri, anche se i marchi coinvolti erano italiani. E persino molto famosi. Purtroppo una indagine della Guardia di Finanza ha confermato che molti prodotti in vendita sono di scarsa qualità.
Sempre a seguito della pubblicazione dello studio tedesco che riportava i nomi degli oli “non extravergini”, Filippo Berio del gruppo Salov ha voluto replicare inviando una nota. Egli sostiene intanto che l’olio venduto in Germania è diverso da quello che troviamo nei nostri scaffali. Poi, che “è inappropriato il modo di analizzare e classificare gli Oli Extra Vergini, in quanto non conforme alle indicazioni dell’International Olive Oil Council e dalla regolamentazione dell’UE. Inoltre, è scorretto utilizzare metodologie non ufficiali che rilasciano risultati non oggettivi e non ufficiali.”
Sicuramente le indagini svolte da organismi indipendenti come le associazioni dei consumatori (italiane o meno) hanno “acceso una miccia”. Tanto che la Guardia di Finanza ha svolto delle indagini in tutta Italia. E ciò che è emerso non è affatto rassicurante.
Maxi indagine della Guardia di Finanza scopre falsi Olio Extra vergine d’oliva
Un’ampia operazione di indagine è stata svolta in Itala. La Guardia di Finanza, di concerto con l’Ispettorato centrale repressione frodi (ICQRF) ha avviato l’operazione “Verum et Oleum”. Sono stati effettuati quasi 200 controlli da Nord a Sud, con l’obiettivo di scovare eventuali irregolarità o frodi a danno dei consumatori.
Ciò che è emerso, purtroppo conferma che nel comparto dell’olio extra vergine c’è qualcosa che non va. Le dichiarazioni ufficiali della Guardia di Finanza, infatti, non lasciano adito a interpretazioni. “Il 27,2% dei campioni prelevati è risultato irregolare, per complessivi 2.300.000 litri di olio non conformi alla normativa comunitaria e nazionale. Dei 102 campioni prelevati e sottoposti ad analisi presso i laboratori dell’ICQRF, 25 sono risultati irregolari per qualità inferiore al dichiarato ossia per olio qualificato come extravergine di oliva, ma in realtà rilevato dalle analisi come vergine“.
Ma chi sono le aziende e i marchi coinvolti? Certamente tra i vari oli oggetto di indagine si trovano quelli che compriamo abitualmente al supermercato. E che magari paghiamo anche “cari” pensando di acquistare alta qualità. Purtroppo, siccome sono stati aperti dei fascicoli e scattate persino delle denunce, al momento non si possono conoscere gli accusati.
Le violazioni contestate sono sia di carattere amministrativo che di “frode al commercio”. Sicuramente ci saranno evoluzioni in questa storia, e presto i consumatori potranno sapere la verità.