Un materasso dal costo di 5 mila euro acquistato senza saperlo. Un’ennesima truffa ai danni dei contribuenti. Vediamo come difenderci dai raggiri telefonici.
Un contratto per un acquisto mai voluto dal costo oneroso. Una vera truffa che colpisce a affonda numerose vittime del teleselling.
L’ultimo eclatante raggiro è avvenuto a Belluno ma le vittime tra i consumatori si registrano numerose in tutta Italia. Oltre ai tentativi di phishing e smishing – truffe che utilizzano come arma e-mail e sms con finti link inviati da banche, Poste Italiane o INPS – occorre prestare attenzione al teleselling effettuato in cattiva fede.
Per teleselling si intende la pratica della vendita di un prodotto per via telefonica. E’ differente dal telemarketing il cui scopo è puramente informativo e non richiede l’immediata sottoscrizione di un contratto. Il teleselling, invece, punta alla vendita del prodotto descritto telefonicamente. L’operatore, dunque, tenterà di convincere il possibile cliente della validità dell’offerta, userà parole persuasive e toni ammalianti per raggiungere l’obiettivo. Nella maggior parte dei casi l’articolo proposto corrisponderà più o meno a quanto arriverà a casa ma in altri casi l’attività di teleselling è legata ad una truffa.
Materasso da 5 mila euro e non solo, attenzione!
La vendita tramite teleselling che implica un raggiro porta onerosi guai. Di conseguenza l’attenzione deve rimanere alta nel momento in cui si risponde al telefono. La Lega Consumatori si occupa da anni di tutela dei cittadini cercando di prevenire le truffe quando possibile e di aiutare le vittime qualora la trappola colpisse e affondasse.
Il lavoro dell’Associazione si fonda su volontari che gratuitamente si mettono a disposizione del consumatore per seguire le pratiche, circa 120 all’anno. Tutto parte, però, dall’informazione che impedisce ai malintenzionati di far cadere le persone nella trappola. La prima indicazione è semplice, mai rispondere “sì” al telefono. Le telefonate, infatti, sono nella maggior parte dei casi registrate – anche all’insaputa del cittadino – e potrebbero essere utilizzate per confezionare una comunicazione su misura associando, per esempio, l’asserzione “sì” alla domanda “Vuole acquistare il materasso da 5 mila euro”?. I contratti telefonici sono validi e svelare l’imbroglio potrebbe essere complicato.
Luce, gas e contratti fasulli
Oltre alla vendita di materassi, l’attività di teleselling è legata alla promozione di offerte di luce e gas. In questo caso l’obiettivo dell’operatore sarà di convincere il contribuente a cambiare contratto di fornitura per pagare di meno e avere numerosi vantaggi. In una truffa le informazioni fornite sono false, fuorvianti e attingono alla mancanza di conoscenza del settore da parte dell’ignara vittima.
Frasi tipiche dei malintenzionati riportano un “prezzo all’ingrosso che è il più basso del mercato“, l’assenza di oneri di distribuzione perché l’azienda è locale, la possibilità di applicare agevolazioni o trucchetti per abbassare l’importo. Tutte indicazioni allettanti se solo non fossero truffe. Per non rischiare di cadere nella trappola e distinguere le telefonate vere da quelle false basterà dire “Andrò ad informarmi dell’offerta direttamente in un ufficio del gestore della fornitura” senza aggiungere altro.