Il curriculum è un documento fondamentale da utilizzare nella ricerca di un lavoro, ma qual è il formato più giusto?
Il curriculum vitae è un documento indispensabile che deve essere utilizzato, insieme alla lettera di presentazione, nella ricerca efficace di un lavoro.
Infatti, ancora oggi il CV è richiesto dalla maggior parte dei selezionatori. Quindi, dopo aver visto il trucco per scrivere un curriculum vitae efficace e di successo senza commettere errori che potrebbero penalizzare, ora analizzeremo quali sono i formati di curriculum più diffusi.
Tipologie di curriculum: cronologico, europeo, funzionale
Il curriculum vitae è un documento nel quale inseriamo tutto ciò che abbiamo fatto nella nostra vita: studi e formazione, esperienze professionali, competenze e abilità acquisite, lingue straniere conosciute, passioni. Attenzione, però, perché le informazioni non devono essere messe alla rinfusa, così “tanto per inserire” qualcosa. Anche nel curriculum è necessario seguire un ordine logico e affrontare dei passaggi obbligatori.
Sicuramente il curriculum cronologico è quello più diffuso. Si tratta di un curriculum costruito su informazioni inserite in ordine di data dalla più recente alla più “vecchia” con uno schema ben definito:
- dati personali;
- istruzione e formazione;
- esperienze lavorative;
- capacità e competenze;
- informazioni varie come hobby, possesso della patente di guida, o altro
In realtà, nonostante sia il formato più utilizzato, diventa difficile da “gestire” se le esperienze formative e lavorative sono tante. Infatti, ricordiamo che un curriculum vitae per essere lungo al massimo due pagine.
Simile al precedente, perché le informazioni sono sempre in ordine cronologico, il curriculum europeo però ha una struttura preimpostata su indicazioni dell’Unione Europea che può variare in base alle informazioni da inserire. Attualmente è possibile compilare tale curriculum online registrandosi al sito Europass https://europa.eu/europass/it.
Infine, nel curriculum funzionale, detto anche per competenza, vengono evidenziate appunto le competenze e le capacità acquisite con il tempo, mentre le esperienze lavorative e formative rimangono in secondo piano. In effetti, questo tipo di CV è ideale per chi ha poche esperienze lavorative oppure ha avuto dei periodi di inattività lavorativa, ma anche esperienze di lavoro diversificate. Nello stesso tempo è ottimo anche per chi vuole mettere in risalto le competenze acquisite in varie esperienze perché ha deciso, per esempio, di cambiare lavoro.
Quale formato di curriculum scegliere per fare una prima buona impressione? La risposta non è così scontata
Ovviamente, questi sono soltanto i formati di curriculum vitae più tradizionali. La scelta del formato migliore fa utilizzare dipende dalla professione per cui ci si candida, dall’azienda a cui ci rivolgiamo e da cosa si vuole mettere in evidenza.
Si potrebbe per esempio, utilizzare un curriculum cronologico come ‘CV riassuntivo’ nel quale inserire tutte le esperienze lavorative, formative e le capacità acquisite. Poi da questo estrapolare, di volta in volta, le informazioni più utili da inserire nel curriculum che poi si utilizzerà la ricerca del lavoro.