Carlo Ancelotti: allenatore dei record in panchina e nel conto in banca, guadagni stratosferici

Con il suo sorriso sornione, l’aria bonacciona, i toni sempre pacati Carlo Ancelotti ha conquistato il mondo del calcio sia come giocatore sia, diremmo anche soprattutto, come allenatore.

Ecco un suo ritratto, umano, professionale ed economico

Carlo Ancelotti
Foto Ansa

E’ da poco diventato, con il Real Madrid campione di Spagna, il primo allenatore della storia a vincere tutti i 5 principali campionati del Vecchio Continente. Una escalation che lo stesso “Carletto”, 62 anni, nato a Reggiolo, agli albori della sua vicenda professionale non si sarebbe di certo aspettato che lo ha portato ad allenare alcuni dei club più prestigiosi del mondo. E ora punta anche ad essere il primo a vincere cinque Champions, Liverpool permettendo.

Una carriera da allenatore costellata da successi in tutta Europa

Dopo aver appeso i proverbiali scarpini al chiodo, ed aver vinto tutto come calciatore fra Roma e Milan (3 scudetti e 2 Coppe dei Campioni), come allenatore fa il suo esordio nel 1995 con la Reggina. Ancelotti segue la strada che già gli era stata indicata dal suo allenatore-mentore Sacchi. Il grande Arrigo infatti aveva subito predetto per lui una grande carriera sulla panchina.

A livello di campionati la sfolgorante carriera dell’emiliano ha il suo primo tassello nel 2003, quando riuscì a vincere il campionato di Serie A con il Milan. Era una squadra super tanto che l’anno prima si era laureata Campione d’Europa consacrando quindi già la stella di Ancelotti.

“Carletto” alza poi due altre Coppe dei Campioni nel 2007 (sempre con il Milan) e nel 2014 (la tanto sognata “Decima” del Real Madrid), e continua a mietere successi a livello di scudetti nelle varie nazioni.

Il secondo titolo nazionale giunge nel 2010 quando è alla guida è arrivato da allenatore del Chelsea, all’epoca uno tra i club più ricchi del mondo grazie alle spese folli di Roman Abramovic, l’oligarca russo oggi ritornato in patria e con il patrimonio congelato (squadra di calcio compresa) a causa dell’aggressione russa all’Ucraina e del suo sostegno a Putin.

Dopo l’esperienza inglese, giungono i trionfi francesi nel 2013 alla guida di un altro team super ricco il Paris Saint-Germain. Il nostro giramondo emigra poi in Germania, nel 2017 come allenatore del Bayern Monaco e ovviamente trionfa anche lì. L’ennesima ciliegina arriva appunto con la Liga spagnola portata a casa dopo che gli era sfuggita gli era sfuggita durante la sua prima esperienza con i “blancos”.

Tiene molto alla sua privacy: ecco cosa sappiamo della vita privata di Ancelotti

Ancelotti è un uomo che tiene molto alla propria privacy e non è per niente facile avere dettagli della sua sfera privata.

Si è sposato nel 1983 con Luisa Gibellini che è scomparsa nel 2021 dopo una lunga malattia. Dal matrimonio sono nati i figli Katia e Davide. I due si erano separati nel 2018. Ma quanto Ancelotti seppe che l’ex moglie stava molto male non esitò a tornare al suo capezzale.

Qualche anno fa l’allenatore emiliano si è legato alla giornalista Marina Cretu, Anche questa relazione è termianta e adesso ha accanto a sé la manager canadese Mariann Barrena McClay, che ha sposato nel 2014.

Qualche altra piccola curiosità la figlia Katia, dirige un centro di pilates a Milano, e ha partecipato al talent show di Maria De Filippi “Amici”. “Carletto” è superstizioso, da buon emiliano ama stare a tavola, ha una sorella di nome Angela, e tempo fa ha scritto una autobiografia, con Alessandro Alciato: “Preferisco la coppa. Vita, partite e miracoli di un normale fuoriclasse”.

I guadagni stratosferici della sua nuova avventura a Madrid e i problemi con il fisco

Florentino Perez, storico presidente del Real Madrid e amico di Ancelotti, lo ha richiamato dopo che si era concluso il ciclo di vittorie con Zinedine Zidane (tre Champions League consecutive tra il 2015 e il 2018).

A convincere l’ex manager dell’Everton ci ha pensato anche un contratto triennale di circa 6 milioni di euro netti a stagione. Una cifra che a noi comuni mortali fa tremare i polsi ma che è “normale” per un top allenatore. Ovviamente a livello di patrimonio ormai, vista la sua lunghissima carriera da calciatore e allenatore, si parla di oltre il centinaio di milioni di euro. E anche in questo il nostro “Carletto” è sicuramente da record!

Ma, siccome anche i ricchi, a volte, piangono, il lauto compenso di Ancelotti potrebbe finire pignorato dal fisco iberico. Si parla infatti di un debito con l’erario datato 2013-2015 da saldare. Sembra infatti che Ancelotti a quell’epoca non avrebbe dichiarato tutti gli introiti del suo lavoro e i soprattutto quelli relativi ai diritti di immagine. Il tecnico di Reggiolo dovrà comparire innanzi al giudice il prossimo 23 luglio, per rispondere al capo di imputazione di frode fiscale.

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