Riportiamo i consigli legali di un avvocato destinati a chi ha un libretto postale definito “dormiente”. Cosa fare entro il 21 giugno.
C’è una scadenza molto importante che deve essere conosciuta dai titolari di un conto o libretto postale. Poste Italiane ha pubblicato un elenco nel sito ufficiale dove compaiono tutti i rapporti che stanno per essere estinti. Attenzione, chi non si agisce subito perde tutti i soldi.
Per libretto postale dormiente si intende una precisa categoria di rapporto con le Poste. Ci sono delle mosse da fare affinché il rapporto in essere non venga devoluto a Consap e per riscattare il denaro presente nel conto. Ecco cosa dice l’avvocato.
Cosa deve fare secondo l’avvocato chi ha un libretto postale dormiente
Secondo gli articoli 1 e 2 del D.P.R. 22/6/2007 n. 116, Regolamento di attuazione dell’art. 1, comma 345, della legge 23/12/2005 n. 266, “i rapporti che risultano non movimentati dopo 10 anni dalla libera disponibilità delle somme ed hanno un saldo superiore a 100 Euro sono destinati ad essere automaticamente estinti.”
Entro il 21 giugno prossimo tutti i rapporti di cui sopra che non sono oggetto di movimentazione alcuna alla data del 30 novembre 2021 verranno chiusi. Tutti i soldi che non sono ancora stati devoluti al Consap possono essere recuperati in diversi modi. La prima cosa da fare è controllare nel sito di Poste Italiane l’eventuale presenza del libretto postale a proprio nome tra quelli definiti dormienti.
Poi, si può fare un prelievo o una qualsiasi operazione/movimento. Ci si può anche recare all’ufficio postale e formare un documento che impedisce al denaro di essere trasferito – come da Legge – al Consap. I titolari di rapporto possono anche inviare una raccomandata o una email Pec all’agenzia oppure alla sede legale di Poste Italiane.
Libretti postali dormienti, cosa dice la Legge
Dobbiamo riportare il fatto che la Legge non obbliga Poste italiane a comunicare con una lettera personale la situazione del libretto postale dormiente. La Legge dice che gli avvisi pubblicati sul sito ufficiale valgono a pieno titolo. A volte Poste invia comunicazioni, ma non è detto che tutti i titolari di libretti dormienti l’abbiano ricevuta.
Inoltre il Codice Postale, ovvero il D.P.R. 29/3/1973, n. 156, all’art. 168, lettera c prevede che “sono prescritti a favore dell’Amministrazione delle Poste i crediti dei libretti con il decorso di trenta anni quando si tratti di credito superiore a lire mille tra capitale e interessi.”
Dunque c’è ancora tempo per reclamare i propri soldi anche se fossero destinati al Consap, l’importante è agire entro il 21 giugno prossimo.