Della proroga Superbonus 110% nel pacchetto aiuti beneficeranno le abitazioni unifamiliari su cui si svolgono lavori edilizi.
In tema di Superbonus 110%, nel pacchetto aiuti approvato qualche giorno fa è stata introdotta la proroga di tre mesi, fino al 30 settembre 2022, per i lavori sulle villette unifamiliari. Ecco quando scatta.
All’interno del pacchetto aiuti per le famiglie, approvato il 2 maggio dal governo Draghi, ecco novità importanti anche in tema di bonus edilizi. Ci riferiamo in particolare alla proroga di tre mesi del termine del 30 giugno per i proprietari di villette che vogliono beneficiare del Superbonus 110%.
Ricordiamo che il Superbonus si suddivide in due tipologie di interventi: il Super Ecobonus agevola i lavori di efficientamento energetico; mentre il Super Sismabonus incentiva quelli di adeguamento antisismico.
In particolare, il termine per il 30% dei lavori è ora spostato a fine settembre, perciò gli interessati debbono sapere che vi saranno ulteriori 3 mesi per compiere i lavori ed anche saldare almeno quel 30% della cifra totale che, nella norma di base, era da versare entro il 30 giugno di quest’anno.
La novità costituisce di fatto un nuovo meccanismo per rilanciare il Superbonus nonostante i timori del Governo, collegati ai rischi di frodi fiscali.
Già individuabile nel DEF, la proroga del Superbonus 110% per le unifamiliari e le villette ha così ricevuto conferma nel decreto Aiuti, detto anche decreto energia. Ecco qualche utile dettaglio in proposito.
Superbonus 110% e decreto aiuti: proroga dei termini per le villette
Come appena accennato, i proprietari di villette potranno contare su una ulteriore agevolazione di cui si trova traccia nel nuovo pacchetto aiuti, predisposto dal Governo nei giorni scorsi.
La proroga Superbonus 110% consentirà di contare su 3 mesi in più rispetto alla scadenza del prossimo 30 giugno, ma a patto che alla data del 30 settembre 2022 siano stati compiuti lavori edilizi per almeno il 30% dell’intervento totale.
In base alla nuova norma la situazione è infatti la seguente: “Per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati”.
Il provvedimento che prende il nome di decreto Aiuti include altresì una novità che renderà più facile conseguire la percentuale minima di lavori. Infatti, nel calcolo del SAL – ossia lo Stato di Avanzamento Lavori – del 30% sarà incluso l’intervento complessivo, e dunque anche lavori diversi da quelli nell’ambito del Superbonus 110%.
Superbonus 110%: il nuovo calendario scadenze
A questo punto, appare opportuno delineare le nuove date di riferimento, alla luce di quanto previsto nel testo del decreto Aiuti. Ecco allora le scadenze Superbonus 110% da tenere d’occhio:
- 30 settembre 2022: entro questa data gli interessati debbono far compiere almeno il 30 per cento dei lavori sulle villette;
- 31 dicembre 2022: permane la scadenza ultima per compiere i lavori sulle villette;
- 31 dicembre 2023: termine valevole per le abitazioni degli istituti autonomi case popolari (Iacp) ed enti assimilati, a patto che entro il 30 giugno 2023 sia compiuto almeno il 60% dei lavori edilizi;
- 31 dicembre 2023: termine valevole per i condomini e gli edifici plurifamiliari con unica proprietà e un numero di unità immobiliari da 2 a 4.
Non bisogna altresì dimenticare che nel 2024 l’aliquota cala al 70% e nel 2025 al 65%, con una sola eccezione. Infatti le abitazioni che sono situate nei comuni colpiti da eventi sismici dal 2009 potranno sfruttare il Superbonus al 110% fino a tutto il 2025.
Le ultime novità rappresentano dunque un correttivo, che risponde alle richieste che arrivano ormai da diversi mesi da parte di aziende e professionisti.
Ricordiamo infine che il Superbonus 110% consiste in una misura di incentivazione prevista dal D.L. “Rilancio” n. 34 del 2020, che mira a rendere più efficienti e più sicure le private abitazioni. Di fatto il meccanismo ha avuto un grande successo finora, in ragione del fatto che gli interventi possono essere svolti a costo zero per il cittadino.
