Circola la notizia di un attacco hacker russo a danno di importanti siti italiani, tra cui quello del Senato e della Difesa.
Sembra che siano coinvolti ben 7 portali italiani, e che un noto gruppo di cyber criminali abbia già rivendicato l’attacco. Si tratterebbe di “Killnet”, un collettivo filorusso militante forse legato a forze armate della Federazione. Oltre al sito del Senato, sono stati coinvolti anche quelli di Difesa, Istituto di studi avanzati, ISS, Kompass, Infomedix e ACI.
Gli attacchi hanno mandato in tilt i siti, causando non pochi disagi. Anche se pare non ci siano danni gravi. Il sistema usato per disturbare l’attività dei siti italiani è il DDos. In pratica il portale viene “bombardato” da una quantità di dati gigantesca, così da impedirgli di elaborare e funzionare correttamente.
Le ultime notizie ci dicono che il Sito del Senato è stato ripristinato. “Nessun danno – scrive infatti la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati – dall’attacco hacker che ha coinvolto la rete esterna del Senato. Un grazie ai tecnici per l’immediato intervento. Si tratta di episodi gravi, che non vanno sottovalutati. Continueremo a tenere alta la guardia.” L’attenzione dunque è alta; non mancano preoccupazioni ma ci sono anche dichiarazioni contrastanti.
Attacco hacker russo si siti italiani, la situazione
Al momento, l’allerta è massima e l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale sta lavorando alacremente per controllare che non vi siano danni non ancora scoperti. I tecnici specializzati sono in contatto con le Amministrazioni per monitorare in tempo reale, ripristinare i disservizi ma soprattutto suggerire contro-attacchi per difendersi.
Di concerto, la Polizia Postale e gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico (Cnaipic) cercano di individuare i responsabili. Gli investigatori confermano che l’attacco è di stampo “terroristico” e che in realtà non sembrerebbe ancora terminato .
Hacker in Italia, Germania e Spagna
Notizie di avvenimenti simili stanno arrivando anche dalla Germania, dove sembra che siano stati attaccati i siti degli aeroporti. Ma anche Banche, Università e il Parlamento. Addirittura la RAI afferma di aver subito un tentativo di violazione, ma che fortunatamente non ha causato disagi di alcun tipo. Dall’Eurovision in corso a Torino si fa sapere che le votazioni telematiche sono state bloccate. Le minacce e le rivendicazioni fornite dai cyber criminali, inoltre, riguardano anche la Spagna.
Gli esperti stanno ancora cercando di capire se questo attacco sia stato solamente un “test”, per poi attuare qualcosa di più potente e dannoso.
In netto contrasto con tutte queste dichiarazioni, però, è l’affermazione dello Stato Maggiore della Difesa, secondo cui: “l’impossibilità di raggiungere il sito è dovuto ad attività di manutenzione da tempo pianificata”. Sicuramente, l‘episodio non è passato inosservato agli occhi dei paesi coinvolti e del mondo intero.
Il membro del Copasir di Italia Viva Ernesto Magorno scrive infatti che si tratta di “un fatto gravissimo. È necessario reagire subito perché, purtroppo, l’andamento della guerra tra Russia e Ucraina rischia di andare avanti ancora per molto.” Ed esprime poi un giudizio molto forte. “un attacco cyber dovrebbe essere riconosciuto come un atto di terrorismo“.