Più tempo per pagare gli avvisi bonari, questa una delle novità introdotte con il Decreto Energia. Scopriamo quanti giorni in più sono concessi ai contribuenti.
La tempistica di pagamento degli avvisi bonari cambierà ma solo per un limitato periodo di tempo. Vediamo nei dettagli le modifiche apportate.
Vedersi recapitare un avviso bonario non è piacevole. Il documento informa il contribuente che il Fisco ha verificato la dichiarazione dei redditi rilevando irregolarità e imposte non corrisposte. Di conseguenza, qualora i controlli confermassero realmente tali omissioni, il cittadino sarebbe chiamato a corrispondere quanto dovuto. Ciò significa un’ulteriore spesa in aggiunta a quelle già pianificate mensilmente. Un’uscita che per molte famiglie significherebbe mettere mano al portafoglio in un momento economicamente già difficile per via dei rincari causati dalla pandemia prima e dalla guerra in Ucraina poi. Il Governo si rende conto delle problematiche che famiglie e imprese devono quotidianamente affrontare e ha deciso di approvare un emendamento per aiutare i cittadini.
Avvisi bonari, la tempistica prima e dopo
Fino ad oggi l’iscrizione a ruolo delle comunicazioni di irregolarità e l’avviso bonario spedito dall’Agenzia delle Entrate in caso di omissione dei pagamenti di imposte o IVA accertate in seguito a verifiche della Dichiarazione dei redditi non vengono eseguite solamente se il contribuente corrisponde quanto dovuto entro 30 giorni dal momento di ricezione della comunicazione.
L’emendamento proposto allungherà la tempistica da 30 a 60 giorni ma solamente per un periodo limitato ossia fino al 31 agosto. Dal 1° settembre 2022, dunque, il termine ultimo di pagamento dopo la notifica ritornerà di 30 giorni. La data di inizio dell’applicazione dei 60 giorni dipenderà dall’entrata in vigore della Legge di conversione. Si stima per il 20 maggio circa.
Le conseguenze del mancato pagamento
L’emendamento nasce dal riconoscimento del periodo di difficoltà che le persone stanno vivendo dal punto di vista economico a causa dei rincari di luce, gas, generi alimentari, carburante e ogni bene di prima necessità. Per garantire a famiglie e imprese di avere la liquidità necessari per soddisfare bisogni primari e spese aggiuntive, il Governo ha deciso di prolungare i tempi di pagamento degli avvisi bonari in modo tale da consentire al contribuente di mettere da parte la somma necessaria per regolarizzare la posizione.
Superando il limite temporale di 60 giorni (ad oggi e dal 1° settembre in poi di 30 giorni) il Fisco procederà con l’iscrizione a ruolo a titolo definitivo e questo significherà non poter usufruire della riduzione ad un terzo delle sanzioni amministrative indicate nell’atto.