L’assegno sociale è una prestazione economica che prescinde dai contributi lavorativi e può essere richiesta tramite domanda fatta all’INPS.
Dal 1° gennaio 1996 sostituisce la pensione sociale che era prevista dalla legge 153/1969 (articolo 26). Non essendo legata ai contributi lavorativi si può dire che l’assegno (ex pensione) sociale spetta a chi non ha mai lavorato.
Si tratta quindi di una forma di un sussidio a favore di coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate e che devono essere dimostrate da un ISEE in corso di validità.
Assegno sociale: la pensione per chi non lavora, ma attenzione alla soglia ISEE
Per vedersi riconosciuto l’assegno sociale gli interessati devono avere determinati requisiti, quali:
- 67 anni di età;
- cittadinanza italiana o di uno Stato europeo, iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
- cittadini extracomunitari, con un permesso di soggiorno per lungo periodo;
- questi ultimi, inoltre, devono dimostrare di risiedere in Italia, da almeno 10 anni.
Oltre all’età e alla residenza, l’ultimo requisito riguarda il reddito massimo. Per i cittadini non coniugati sarà considerato il reddito personale, mentre i coniugati il reddito cumulativo. Le soglie di reddito sono decise annualmente. Nello specifico per il 2022 l’assegno sociale spetta in misura piena per coloro che sono senza reddito (se non coniugati) o con un reddito cumulativo massimo di 6.079,45 euro (se coniugati)
Spetta invece un assegno in misura ridotto ai non coniugati con reddito fino a 6.079,45 euro. Invece i coniugati dovranno possedere un reddito compreso fra i 6.079,45 e i 12.158,90 euro. Tra i redditi da considerare ci sono quelli assoggettabili all’Irpef; esenti da imposta; soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (ad esempio: vincite, concorsi a premi, ecc.) oppure a imposta sostitutiva come interessi bancari o postali, titoli di stato, ecc. Ma anche quelli ottenuti da terreni e fabbricati; le pensioni e gli assegni erogati per gli invalidi civili.
Importo assegno
Rispetto agli anni precedenti l’importo dell’assegno sociale è leggermente aumentato. Oggi, infatti, è pari a 468,10 euro, mentre nel 2020 e nel 2021 era di 460,28 euro. Inoltre, come la pensione ordinaria, anche l’assegno sociale verrà erogato per 13 mensilità. Qualora un richiedente avesse reddito inferiori all’importo dell’assegno, questo verrà erogato in misura parziale a fino a raggiungere la cifra prevista dall’assegno.
È bene sottolineare che tale assegno è compatibile con la pensione di cittadinanza. Pertanto, se i requisiti corrispondono a questa i beneficiari possono arrivare a un massimo di 780 euro mensile e, per di più, esentasse.
Come fare domanda
Gli interessati, se in presenza dei requisiti, possono fare domanda per l’assegno sociale tramite il sito dell’INPS accedendo tramite le proprie credenziali SPID, CIE, CNS oppure rivolgendosi a CAF, patronati o altri intermediari abilitati. Infine, è possibile anche telefonare al Contact center dell’INPS ai seguenti numeri 803164 (numero gratuito) oppure 06164164 (numero a pagamento).