Paura nucleare ed è corsa al bunker in Italia: lista dei rifugi per salvarsi in caso di attacco

Dove sono posizionati i bunker in Italia? La guerra tra Russia e Ucraina non accenna a finire e torna l’interesse degli italiani sui rifugi sotterranei.

Rifugi antiatomici in grado di far sopravvivere in seguito ad una esplosione nucleare, dove sono localizzati nella nostra penisola?

Bunker in Italia
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Il conflitto in Ucraina è giunto come un incubo lontano dai nostri pensieri fino allo scorso 24 febbraio. Le guerre sono sempre esistite e sempre ce ne saranno dato che gli uomini non imparano dai propri errori e sono spinti da una sete di potere senza eguali – alcuni più di altri. La collocazione geografica, però, dell’ultimo attacco ha coinvolto maggiormente gli italiani per la vicinanza con l’Ucraina e per il suo appartenere all’Europa, casa nostra. Da una parte si è affacciato un sentimento di solidarietà verso la popolazione coinvolta, verso i bambini, le donne e i ragazzi che sono stati chiamati alle armi per combattere un nemico che fino a pochi giorni prima poteva essere un amico, un compagno di bevute o un vicino di casa.

Accanto a questo sentimento, però, è nata la paura che l’Italia possa essere coinvolta nella guerra e il pensiero delle possibili conseguenze di un conflitto nucleare nella nostra penisola spaventa. Pochi giorni sono bastati per avviare una corsa all’acquisto dei bunker e una ricerca della posizione dei rifugi antiatomici nella nazione per sapere dove scappare in caso di pericolo.

Bunker in Italia, dove sono posizionati

Le armi di devastazione sono reali così come è reale la paura di un possibile conflitto nucleare. Le conseguenze di una tale risoluzione della guerra tra Russia e Ucraina sono ben note e, per questo motivo, tante persone sono alla ricerca dei bunker. Il più grande presente in Italia è ad Affi, vicino Verona.

Parliamo della sede del comando Nato durante la Guerra Fredda da cui partivano gli ordini militari impartiti a tutto l’Occidente. Si chiama West Star e ha una dimensione di 13 mila metri quadrati. Si trova a 150 metri sotto la superficie ed è l’unico rifugio italiano a poter resistere a 100 chilotoni ossia una misura 5 volte superiore alla bomba sganciata su Hiroshima. E’ interessante sapere come questo bunker possa, almeno teoricamente, venire attivato nuovamente senza troppe complicazioni. Ci sarebbe bisogno di una grande somma di denaro e di circa un anno di tempo ma potrebbe portare ad ospitare circa mille persone.

La lista dei rifugi continua

Tra la seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda sono stati costruiti numerosi bunker. Tra i rifugi più noti citiamo quello di Villa Torlonia – sei metri sotto terra e protetto da quattro metri di cemento armato – di Palazzo Venezia – un ambiente grezzo, senza illuminazione né impianti idraulici, costruito in parte in cemento armato – e di Villa Ada – un rifugio antiaereo blindato dotato di confort, due bagni e posti auto fatto costruire da Vittorio Emanuele III.

Continuiamo con Soratte, un celebre bunker a 45 chilometri da Roma dotato di porte a tenuta stagna e tappi di cemento spesso più di sei metri per impedire alle radiazioni di entrare. Bunker Breda e Rifugio 87 sono due celebri rifugi lombardi mentre in Trentino Alto-Adige troviamo il Gamper Bunker nel monte Mais. Sotto piazza Risorgimento a Torino c’è, poi, un altro rifugio che può ospitare fino a 1.150 persone. Infine a Napoli c’è un tunnel fatto costruire su richiesta di Ferdinando II di Borbone. Per non dimenticare tutti i tunnel e rifugi costruiti dai malavitosi per scampare all’arresto sparsi principalmente nell’Italia meridionale. Solo in Calabria si stimano 400 bunker.

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