Pensioni dall’importo maggiorato nel mese di luglio. Scopriamo chi saranno i fortunati beneficiari delle somme aggiuntive e qual è il motivo dell’incremento.
Un regalo estivo per tanti pensionati che vedranno aumentare l’importo dell’assegno pensionistico. La platea è ampia, vediamo chi coinvolgerà .
Il Decreto aiuti arriva in aiuto degli italiani che stanno soffrendo economicamente a causa dei rincari legati alla guerra in Ucraina. L’intervento del Governo si è reso necessario dal mese di febbraio quando le conseguenze dell’invasione russa hanno cominciato a farsi sentire nelle tasche degli italiani. A soffrire degli aumenti dei costi sono sia le famiglie che le imprese – provate da oltre due anni di pandemia – e le misure approvate dal Decreto servono proprio per sostenere la ripresa delle attività e le spese onerose previste nei prossimi mesi.
Nel pensiero dell’esecutivo, poi, sono rientrati anche i pensionati molti dei quali vivono con la pensione minima e tanti altri sono ad un passo dal superamento della soglia di povertà . La popolazione va tutelata, la nazione deve reagire e gli interventi devono essere efficaci al fine di garantire una vita dignitosa a tutti i cittadini. Purtroppo non siamo ancora a questi livelli ma alcuni piccoli passi aiutano i contribuenti ad affrontare le spese eccessive.
Pensioni, importo maggiorato nel mese di luglio
Il Decreto aiuti stabilisce che i pensionati – così come i lavoratori dipendenti, autonomi, stagionali e i disoccupati percettori di Naspi entro il mese di giugno – otterranno un Bonus di 200 euro erogato direttamente in busta paga a condizione che il reddito non superi i 35 mila euro. Si tratta di una misura una tantum corrisposta automaticamente senza necessità di inoltrare domanda.
Di conseguenza, oltre all’importo standard dell’assegno pensionistico, nel mese di luglio si otterranno 200 euro in più sulle pensioni. Inoltre occorre tenere conto di un’altra maggiorazione prevista nello stesso mese. Il riferimento è alla quattordicesima che viene erogata ai pensionati con reddito personale annuo non superiore a 13.659,88 euro e che corrisponde ad un importo compreso tra 437 e 655 euro per i pensionati sotto i 64 a seconda della contribuzione maturata e della tipologia di lavoro svolto. Gli over 64, invece, riceveranno tra i 336 e i 504 euro.
La platea dei beneficiari si ampia
Se inizialmente l’idea del Governo è stata di erogare il Bonus una tantum ai pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi, con il passare dei giorni i beneficiari sono aumentati proprio in considerazione dell’esigenza di sostenere la popolazione contro i rincari. Sono stati inseriti tra i destinatari i disoccupati, i lavoratori stagionali e il lavoratori domestici ma anche i cittadini che percepiscono trattamenti pensionistici di varia natura come l’assegno sociale oppure l’assegno di accompagnamento alla pensione. Nell’ultima bozza del Decreto, poi, risultano tra i beneficiari dei 200 euro anche i percettori del Reddito di Cittadinanza.
Per tutti vale un’unica condizione, il reddito annuo inferiore a 35 mila euro. Se si dovesse superare a fine anno? Il rischio è di dover restituire la somma. Al tal proposito occorre sapere che alcune voci non concorrono al calcolo del reddito. L’elenco include i Tfr, l’Assegno Unico, la casa abitazione principale, gli assegni di guerra, gli assegni familiari, le indennità di accompagnamento, gli indennizzi per eventuali danneggiamenti da vaccinazioni obbligatorie e le indennità per ciechi parziali e sordi prelinguali.