Le ferie anche se non maturate si possono chiedere al datore di lavoro?

Chi lavora come dipendente può chiedersi quante ferie al mese si maturano. O se si può andare in vacanza anche se non maturate.

La risposta ci arriva direttamente dalle normative apposite, contenute nei diversi CCNL. I contratti di lavoro, statali o privati sono diversi ma le linee generali danno le indicazioni su quali sono i diritti dei datori di lavoro e dei dipendenti. Quindi andiamo a capire come calcolare le ferie spettanti e come goderle.

quante ferie al mese
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Il rapporto col datore di lavoro è subordinato a diritti e doveri per entrambe le parti. Quando un dipendente chiede le ferie al “capo”, può contare sulla disponibilità e flessibilità dello stesso ma deve anche contemplare le esigenze aziendali. Dunque vi può essere anche una vera e propria trattativa, regolata da accordi verbali o scritti.

Quante ferie al mese? Ecco come si maturano e come controllarle

I giorni e le ore spettanti di ferie si maturano ogni mese, e il tempo viene calcolato in base alla quantità di ore lavorate. Un dipendente full-time, in pratica, ne matura più di un part-time. Naturalmente, a seconda del contratto di lavoro, possono esserci specifici accordi tra le parti, ma noi affronteremo le situazioni standard. Il monte ferie si trova in busta paga, all’interno di una sezione apposita. Vengono solitamente indicate in ore/giorni.

Una volta che il dipendente ha accumulato un determinato tot di ferie, può chiedere di usufruirne al datore di lavoro. Per Legge, questi è obbligato a concedere almeno due settimane consecutive all’anno. Le ferie servono al lavoratore, infatti, per recuperare energie e riposarsi, nonché a dedicare tempo alla famiglia e agli hobby. Sempre per Legge, le ferie non godute non possono essere convertite in denaro.

Il calendario delle ferie, però, lo stabilisce il datore di lavoro. Solitamente ci si organizza per tempo e tutti i collaboratori dichiarano le loro preferenze. Sta al capo o al responsabile cercare di accontentare tutti, e ovviamente rispettare in primis le esigenze aziendali.

Il calcolo delle ore/giorni a seconda del contratto

Il numero di ore/giorni che ogni dipendente matura ogni mese viene calcolato con una semplice divisione. Infatti è pari al totale annuo diviso per 12. Ecco perché si parla di “rateo mensile” delle ferie. Se ad esempio un dipendente per contratto ha diritto a 165 ore all’anno totali di ferie, il rateo mensile sarà pari a 165 / 12 = 13,75 ore.

Le ferie spettano a tutti i lavoratori dipendenti, indipendentemente dal settore lavorativo e dalla qualifica. Il diritto spetta anche agli apprendisti, ai subordinati a tempo determinato, a chi ha un contratto part-time, ai lavoratori domestici e anche a quelli che sono nel periodo di prova. Secondo il Dlgs. n. 66/2003, ogni lavoratore subordinato ha diritto ad un periodo di ferie non inferiore a 4 settimane per 1 anno di servizio.

Non ho maturato abbastanza ore, posso andare in vacanza?

Può capitare, soprattutto se il rapporto di lavoro è in essere da poco tempo, di non avere abbastanza ore. In questo caso la Legge concede al dipendente di chiedere ugualmente i giorni di riposo. Sta però al datore di lavoro decidere di concederle o meno, sempre nell’ottica delle esigenze aziendali.

In caso affermativo, ovvero se il subordinato gode di giorni di ferie che non aveva maturato, vedrà in busta paga la situazione. Infatti nella casella apposita comparirà il “saldo negativo”. Il conteggio, di mese in mese, ripristinerà il numero di ore di ferie, e il dipendente potrà usufruirne quando saranno abbastanza.

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