Referendum abrogativi “SI” o “NO”: stabilita la data per il voto, ecco cosa sapere

A metà giugno si andrà alle urne per votare alcuni referendum abrogativi sulla giustizia. Ecco cosa è utile sapere.

Il referendum abrogativo è diverso da quello costituzionale confermativo. Infatti, in quello abrogativo perché l’esito sia favorevole e valido è previsto il quorum, ovvero lo dovranno votare almeno il 50% più uno degli elettori. Attenzione però perché questa percentuale è valida per ogni quesito. Quindi se anche uno di questi otterrà meno del 50% di voti più uno il referendum sarà nullo.

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I quesiti sono cinque e le votazioni avranno luogo il 12 giugno 2022 dalle ore 7 alle 23. Si ricorda che lo stesso giorno in molte città ci saranno anche le elezioni amministrative.

Referendum abrogativi sulla giustizia: stabilita la data per il voto, ecco cosa sapere

Il referendum abrogativo è previsto dalla Costituzione ed è inserito nell’articolo 75. Il primo è stato quello sul divorzio nel 1974. Invece l’ultimo referendum è stato due anni fa e riguardava il taglio dei parlamentari. Ma non era abrogativo e quindi non serviva il quorum degli elettori. Il referendum abrogativo di giugno 2022 l’abrogazione di alcune norme del sistema giudiziario italiano.

Come detto i quesiti ammessi dalla Corte costituzionale sono cinque e tutti devono avere almeno il 50% più uno dei voti per essere abrogati. In caso contrario, il referendum sarà nullo:

  • incandidabilità dopo la condanna;
  • misure cautelari durante le indagini;
  • separazione delle carriere;
  • valutazione dei magistrati anche da parte degli avvocati;
  • elezione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).

Altri quesiti non sono stati ammessi dalla Corte costituzionale. Quello sull’eutanasia, perché non garantiva una tutela minima della vita, e quello sulla depenalizzazione della coltivazione della cannabis, perché nel testo si parlava in generale di sostanze stupefacenti.

Come si voterà

Il sistema di votazione è semplice. Ai cittadini elettori saranno consegnate cinque schede in cui saranno scritti i quesiti. Per esprimere il cambiamento, ossia abrogare una norma, basterà tracciare una ics (X) sul “Sì”. In caso contrario, il segno andrà tracciato sul “No”. Gli elettori possono anche rifiutarsi di votare una o più schede. In questo caso non devono tracciare nessun segno sulla scheda per non influire sul raggiungimento del quorum. A tal proposito si ricorda anche di non mettere le schede una sopra l’altra perché il segno messo su una potrebbe passare anche sull’altra.

Ulteriori informazioni saranno pubblicate sul sito del ministero dell’Interno al seguente indirizzo Internet https://dait.interno.gov.it/elezioni

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