Tra le agevolazioni previste dallo Stato c’è lo scambio sul posto che permette di cedere l’energia in eccesso prodotta dal fotovoltaico alla rete pubblica.
Chi sceglie di utilizzare un impianto di energia rinnovabile cerca il risparmio sulle bollette e, nello stesso tempo, di ridurre l’inquinamento ambientale. In articoli precedenti abbiamo già parlato del bonus pannelli solari e degli incentivi che oggi permettono di risparmiare sulle bollette di luce e gas.
Abbiamo anche visto quali pannelli fotovoltaici scegliere per garantire efficienza e risparmio. Senza dimenticare che si avranno pannelli fotovoltaici super economici se si effettuano queste operazioni che permettono una prestazione migliore. Inoltre, si è anche parlato anche di come utilizzare l’energia prodotta dal fotovoltaico e del sistema di accumulo con il doppio vantaggio e un grande risparmio.
In questo articolo, rispondendo a un dubbio di un Lettore, si parlerà di un altro modo per utilizzare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico: il meccanismo dello scambio sul posto.
Cosa è lo scambio sul posto e quale vantaggio si può ottenere
Un Lettore pone il seguente quesito: “Ho impianto fotovoltaico dal 2009 con contratto di scambio sul posto ed incentivo del GSE ma non ho capito chi dovrebbe pagare le eccedenze e a che prezzo le pagano, io salvo errore non ho mai ricevuto alcun rimborso.”
Per prima cosa bisogna capire in cosa consiste lo scambio sul posto. Si tratta di uno scambio che sembra abbastanza semplice. L’energia prodotta in più dall’impianto fotovoltaico e non riutilizzata dall’utente, ritorna nella rete pubblica e ceduta al Gestore dei servizi energetici (GSE). In cambio si avrà un rimborso sulle bollette.
Faccio un esempio per capire il meccanismo. I pannelli solari producono energia durante il giorno. Questa però, se non è utilizzata da altre persone a parte gli elettrodomestici e gli apparecchi in stand by, è sprecata. Con il contratto di scambio sul posto l’energia non utilizzata è immessa nella rete per essere utilizzata quando i pannelli non riusciranno a garantire energia sufficiente. Per esempio, in una giornata nuvolosa oppure di notte. Anche se in questo ultimo caso ci sono delle novità perché alcuni ricercatori hanno scoperto un modo di produrre energia dai pannelli fotovoltaici anche di notte (METTI LINK)
La procedura per attivare lo scambio sul posto è gratuita e immediatamente attiva dopo l’installazione. Gli incentivi si possono cumulare alle detrazioni fiscali dovuti per i pannelli solari. È bene chiarire che l’incentivo non ha un importo fisso ma viene deciso ogni anno e non sempre è conveniente a lungo termine.
La risposta al quesito
Il proprietario di un impianto fotovoltaico che ha scelto lo scambio sul posto continuerà a pagare la bolletta al fornitore scelto. Nello specifico, pagherà solo l’energia che ha prelevato quando l’impianto non era in funzione, per esempio durante la notte o nelle giornate nuvolose. L’importo della bolletta sarà comprensiva di un costo fisso riguardante l’energia e di altre voci variabili, come le spese di rete, il contatore, le tassa, ecc.
Il GSE riceve le letture del contatore dal gestore e verifica l’energia prelevata e quella immessa. I controlli sono annuali ma la stima è trimestrale. Se alla fine dell’anno il proprietario dell’impianto ha immesso più energia rispetto a quella prelevata, riceve un contributo. Questo è comprensivo di un rimborso del 30% della bolletta, ovvero solo la quota energia relativa ai consumi.
Nel caso di eccedenza, nella dichiarazione dei redditi si dovrà indicare l’importo come “reddito occasionale” che sarà sommato agli altri redditi dichiarati. Si può anche accreditare l’importo sulla bolletta dell’anno successivo.
Il Gestore dei servizi energetici (GSE) eroga l’incentivo su base semestrale (in acconto) e su base annuale(conguaglio). Ma le modalità e le tempistiche possono essere modificate secondo la normativa di riferimento.
Come contattare GSE
Per maggiori informazioni inviare una richiesta nella pagina “Assistenza Clienti” raggiungibile da questo link https://supportogse.service-now.com/csm?id=invia_segnalazione dopo aver scelto il servizio di interesse. È possibile anche inviare una mail, se in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), a: gsespa@pec.gse.it
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