Bollo auto e veicolo cointestato, il pagamento non è dovuto? Le condizioni per ottenere l’esenzione per sempre

L’esenzione dal bollo auto è uno dei benefici concessi dalla legge 104, in favore dei disabili e dei loro familiari. È possibile anche se l’auto è cointestata?

I disabili ed i loro parenti hanno diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto. Per scoprire se si è destinatari di tale misura, bisogna controllare il verbale rilasciato dalla Commissione medica, con il quale si accerta l’invalidità.

Bollo auto e auto cointestata
Foto Adobe Stock

È bene specificare, però, che l’agevolazione spetta solo per alcuni veicoli, che possiedono tutte le caratteristiche descritte dalla normativa. Scopriamo tutti i dettagli ed individuiamo i casi in cui si ha diritto all’esenzione tramite Legge 104.

Esenzione dal bollo auto: cosa fare se il veicolo è cointestato?

Un Lettore ha sollevato il seguente problema:

Salve, mio padre ha la Legge 104 e sono il cointestatario della sua auto. È vero che non è possibile usufruire dell’esenzione del bollo auto perché il veicolo non è intestato solo a lui? Grazie.

L’esenzione dal bollo auto con Legge 104 si può richiedere anche se la macchina è cointestata? Per rispondere al Lettore in questione, è necessario analizzare le ipotesi in cui la legge permette di non pagare la tassa automobilistica.

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Esenzione bollo auto: ecco quando è possibile

Quali sono i casi in cui è possibile beneficiare dell’esenzione dal bollo auto? Nello specifico, è concessa ai:

  • disabili non vedenti o non udenti;
  • pluriamputati o affetti da gravi limitazioni delle capacità motorie, ai sensi del comma 3 dell’art. 3 della Legge 104/92;
  • soggetti affetti da disabilità psichica o mentale, per la quale si percepisce l’indennità di accompagnamento.

Per scoprire se si può ottenere l’esenzione, si deve verificare quanto è riportato nel verbale di disabilità. Se, infatti, è inserita la dicitura “l’interessato possiede i requisiti tra quelli dell’art. 4 DL 9 febbraio 2012 n. 5”, allora sorge il diritto a non pagare la tassa automobilistica.

Inoltre, l’esenzione dal bollo si può richiedere soltanto per un solo veicolo posseduto, anche nel caso di più auto intestate al disabile o ad un suo familiare. La targa, infatti, andrà indicata al momento della presentazione della domanda.

Come si presenta la domanda

Per quanto riguarda la presentazione della domanda, solo per la prima volta, bisogna presentare tutta la documentazione richiesta presso l’Ufficio Tributi della propria Regione ed, in mancanza, all’Agenzia delle Entrate o all’ACI. Tale operazione deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data in cui dovrebbe essere pagato il bollo auto.

Dopo il riconoscimento dell’esenzione, per il suo rinnovo non è necessaria la ripresentazione della documentazione. Se, però, vengono meno le condizioni per usufruire dell’agevolazione, il beneficiario deve tempestivamente darne comunicazione.

L’esenzione spetta anche ai familiari?

L’esenzione dal bollo auto può essere chiesta anche dal familiare, a condizione, però, che il disabile sia fiscalmente a carico del parente. Il disabile è “fiscalmente a carico” quando ha un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro.

Nel calcolo di tale soglia, tuttavia, non si conteggiano alcuni redditi, tra i quali le pensioni sociali, le indennità (come quella di accompagnamento), le pensioni e gli assegni spettanti ai ciechi, ai sordi e agli invalidi civili. Se si supera il limite massimo reddituale, allora il beneficio spetta solamente al disabile, dunque, per l’esenzione dal bollo auto, il veicolo deve essere intestato solo a lui.

Nel caso specifico proposto dal Lettore, si può cointestare un’auto e richiedere l’esonero dal pagamento del bollo con Legge 104? La risposta, purtroppo, è negativa. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha specificato che non è possibile godere dell’agevolazione se la macchina è cointestata.

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