La pensione di vecchiaia anticipata è un trattamento riservato solo a determinati lavoratori. Quando spetta agli invalidi?
Per la maggior parte dei lavoratori, la pensione di vecchiaia si raggiunge con almeno 67 anni d’età e 20 di contributi. Per alcune tipologie di lavoratori, tuttavia, il pensionamento può essere ottenuto anche tramite dei requisiti anagrafici e contributivi più agevoli.
Chi ha diritto, quindi, alla pensione di vecchiaia anticipata? Il diritto al pensionamento a condizioni agevolate spetta, con il requisito contributivo, agli interessati dalle cd. “deroghe Amato” e ai non vedenti. Per quanto riguarda il requisito anagrafico ridotto, invece, il diritto spetta agli invalidi con una disabilità di almeno l’ 80%. Poi, ancora, ai lavoratori del settore Difesa, Sicurezza e Soccorso, agli iscritti al Fondo volo, al Fondo trasporti o al Fondo lavoratori dello spettacolo e agli sportivi professionisti.
Pensione di vecchiaia anticipata: quando spetta agli invalidi?
Una nostra Lettrice ha inviato il seguente quesito:
“Buonasera, lavoro dal 1994 e, dunque, ho già versato più di 20 anni contributi (28 anni per l’esattezza). Ho, inoltre, un’invalidità dell’80% a tempo indeterminato (senza obbligo, ma con facoltà di visita random). Mi hanno detto che potrei andare in pensione a 56 anni. È vero? Nel caso in cui avessi tale possibilità, potrei sapere a quanto ammonterebbe l’importo? Non so se posso effettuare la simulazione tramite il sito dell’INPS, perché temo che non gestisca i casi come il mio e che mi blocchi per l’età (ho 56 anni). Grazie.”
I lavoratori con un’invalidità certificata di almeno l’80% possono optare per la pensione di vecchiaia anticipata, con requisiti anagrafici inferiori. Sono necessari, infatti, la maturazione di almeno 20 anni di contributi ed il raggiungimento di 56 anni d’età, per le donne, e di 61 anni, per gli uomini.
Per la decorrenza dell’assegno pensionistico, però, vi è una finestra di 12 mesi; quindi, alle donne, la prima mensilità verrà erogata non prima dei 57 anni e agli uomini dei 62 anni.
Pensione di vecchiaia anticipata per gli invalidi all’80%
Coloro ha hanno un grado di invalidità pari almeno all’80%, dunque, possono usufruire della pensione di vecchiaia anticipata, con il raggiungimento dei 56 anni d’età per le donne e di 61 per gli uomini. Il requisito contributivo, invece, è fissato a 20 anni.
È indispensabile che i medici dell’INPS, al termine di una visita medica, riconoscano il grado di invalidità. Tuttavia, la misura è erogata solo in favore dei dipendenti del settore privato, iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria o ai Fondi di previdenza sostitutivi, che abbiano contributi versati al 31 dicembre 1995.
Anche i lavoratori non vedenti hanno diritto alla pensione di vecchiaia con requisiti anagrafici e contributivi ridotti.
Leggi anche: “In pensione a 56 anni da subito è possibile con questi requisiti, in alternativa congedo e aspettativa“.
Pensione di vecchiaia con requisiti contributivi agevolati
La Legge Amato ha introdotto tre deroghe, grazie alle quali si può andare in pensione anticipatamente, ma con la maturazione di 15 anni di contributi, anziché 20. Esse di riferiscono a coloro che:
- hanno 15 anni di versamenti (obbligatori, figurativi, da riscatto e ricongiunzione, esteri) al 31 dicembre 1992;
- sono stati autorizzati ai versamenti volontari a partire dal 31 dicembre 1992, anche senza contributi volontari accreditati;
- sono dipendenti assicurati da almeno 25 anni e sono stati occupati per almeno 10 anni.
Altri beneficiari della pensione anticipata
Hanno diritto alla pensione di vecchiaia anticipata anche le seguenti categorie di lavoratori:
- i dipendenti del settore Difesa, Soccorso e Sicurezza, con un’età anagrafica di 58 anni e contributiva di 35 o con 41 anni di contribuzione senza limite d’età;
- iscritti all’Enpals, come i cantanti ed i concertisti orchestrali. Possono andare in pensione con 60 anni di età (se donne) e 20 anni di contributi. Per gli uomini, il requisito è di 62 anni d’età;
- appartenenti al settore Ballo, iscritti all’Enpals, con un minimo di 47 anni di età e 20 anni di contributi;
- gli sportivi professionisti con 54 anni di età (se uomini) o 52 anni (se donne), con almeno 20 anni di contribuzione.
Conclusione
Analizzando il caso della Lettrice, per l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata è fondamentale la certificazione dell’invalidità dell’80%. Non basta, dunque, il semplice riconoscimento dell’invalidità civile perché è necessario che il richiedente si sottoponga a visita medica di fronte alla Commissione medica dell’INPS; solo dopo il superamento di tale visita avrà diritto alla pensione anticipata.
Infine, è utile ricordare che questa opportunità riguarda i soli lavoratori privati. I lavoratori del settore pubblico, infatti, possono accedere alla pensione di inabilità totale o parziale, senza limiti anagrafici. Ma la procedura per usufruirne è differente e ben dettagliata.
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