La rendita catastale consente di calcolare l’imposta IMU. Come conoscerne il dato?
La rendita catastale è un’informazione molto importante per il contribuente. Essa infatti serve a compiere i calcoli ai fini fiscali di beni immobili. Come individuarlo?
La rendita catastale consiste nel parametro chiave onde individuare il valore di un immobile, a cui poi applicare le aliquote IMU. In prospettiva dell’acconto IMU 2022 del 16 giugno, anteriormente alle aliquote, il primo dato occorrente per calcolare l’imposta è rappresentato dunque dalla rendita catastale.
Di seguito vogliamo fare il punto su quali sono le opzioni e i dettagli utili per sapere velocemente la rendita catastale dell’immobile da indicare nel modello F24, per versare la prima rata dell’imposta in oggetto.
Insomma, come ottenere la visura o rendita catastale per calcolare l’IMU? Ecco tutte le opzioni per il contribuente. Ricordiamo, inoltre, che è possibile ottenere lo sconto IMU del 50% in questo caso molto comune, ma non tutti lo sanno e non lo applicano
Acconto IMU e rendita catastale: il contesto di riferimento
Ricordiamo che la rendita catastale consiste di fatto nel reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce a ciascun bene immobile, fabbricato e terreno, in grado di produrre o generare, appunto, un reddito.
La rendita catastale è in particolare quel valore che serve a compiere i calcoli ai fini fiscali di beni immobili. In pratica allo scopo di calcolare imposte come IMU o IRPEF di un’abitazione o terreno agricolo, questo valore si rivela essenziale. Nell’ipotesi di immobili censiti ed accatastati, si può trovare la rendita catastale sull’atto di acquisto della casa e / o sulla visura catastale.
Visura catastale ed atto di compravendita dell’immobile
Vero è che vi sono circostanze in cui il dato della rendita catastale non è noto, giacché il bene immobiliare non è regolarmente iscritto al catasto ma è in corso di regolarizzazione. In linea generale, al fine di individuare la rendita catastale è comunque possibile richiedere una visura catastale ad hoc, cartacea o digitale. Per conseguirla l’interessato deve visitare il sito web dell’Agenzia delle Entrate o andare allo sportello di un’Agenzia del Territorio, per usufruire dei relativi servizi. Non di rado anche i CAF (centri di assistenza fiscale) prevedono questo particolare servizio.
La visura catastale è molto utile per una pluralità di necessità, in quanto consente di ottenere i dati identificativi e reddituali di terreni e fabbricati, associando i rispettivi intestatari dei beni immobili.
In primis, tuttavia, l’interessato farà bene a consultare il contratto di compravendita dell’immobile, che indica per legge la rendita catastale. Di solito essa si trova nella parte dell’atto del notaio che reca informazioni sulla categoria dell’immobile e, dunque, sulla rendita catastale.
Acconto IMU e rendita catastale online: il servizio web “Consultazione rendite catastali”
Grazie al servizio dell’Agenzia delle Entrate, denominato “Consultazione rendite catastali” e utilizzabile nel sito web del Fisco, l’interessato può venire a conoscenza della rendita e delle informazioni su ogni immobile censito al catasto fabbricati o i redditi dominicale e agrario e le informazioni su ogni immobile censito al catasto terreni.
A tal fine è necessario seguire le indicazioni su schermo e indicare elementi quali gli identificativi catastali e la provincia in cui si trova l’immobile. Non solo. Anche non pochi Comuni italiani prevedono servizi analoghi, che mirano a ottenere i dati della rendita catastale (senza alcun costo).
Ricordiamo inoltre che la rendita catastale non consiste nel valore dell’immobile ai fini IMU, che va quantificato a partire dalla rendita catastale – rivalutata del 5% – e poi moltiplicando il risultato per il coefficiente legato alla specifica categoria catastale dell’immobile. In sintesi, quantificato il valore dell’immobile, è necessario applicare le aliquote IMU e le eventuali detrazioni in gioco.
Infine per altri dettagli e chiarimenti sulla rendita catastale, rinviamo alla pagina ad hoc nel sito dell’Agenzia delle Entrate, in cui è possibile ottenere ulteriori informazioni in materia.