Diciamoci al verità, quante volte abbiamo mandato al diavolo (trattasi di un eufemismo) quell’operatore di un call center che ci chiama nei momenti più disparati della nostra giornata?
Ma tante altre volte abbiamo magari benedetto quella voce che dall’altra parte dell’apparecchio telefonico ci ha saputo dare la giusta dritta per risolvere qualche problema burocratico o tecnico.
In questo articolo cercheremo di capire quanto guadagnano i lavoratori impiegati, con diverse funzioni, nei call center.
Un lavoro importante per le aziende, un disturbo e/o un prezioso supporto per i consumatori (a seconda delle situazioni) quello degli operatori di call center.
In che cosa consiste il lavoro in un Call Center: funzioni e orari
L’operatore di call center ha il compito di fare e di ricevere telefonate dalla sua postazione. Deve fornire delle informazioni, dare supporto tecnico e offrire assistenza commerciale a clienti già fidelizzati e a quelli che potrebbero diventarlo.
Di solito questo tipo di impiego prevede dei turni di sei ore ore dal lunedì al venerdì e di quattro ore il sabato. Si può optare per il lavoro mattutino o pomeridiano, usualmente l’orario va dalle 9 alle 15 oppure dalle 15 alle 21. Questi lavoratori sono di solito assunti con un tipo di contratto a collaborazione continuativa, un accordo che prevede dei salari che non sono certo del tipo di fascia alta.
Che stipendio porta a casa un operatore di call center?
Un operatore di call center ha uno stipendio che si aggira mediamente sui 1.100 euro netti mensili o per meglio dire 19.100 euro lordi annui. Si parte da un minimo di 750 euro fino ad arrivare a non oltre i 1.500 euro mensili (parliamo sempre di importo netto).
Queste differenze sono legate al tipo di incarico che l’operatore svolge e alla sua “anzianità” di servizio. Vediamo qualche esempio pratico.
Un operatore part time prende circa 660 euro netti mensili; un neo-assunto prende circa 770 euro netti mensili; per il settore Outbound, vale a dire dove vengono individuati nuovi clienti, si prende uno stipendio di circa 1.000 euro netti mensili; nell’ambito Inbound, coloro che guidano il cliente nel risolvere i vari problemi legati a dei prodotti o a dei servizi, si percepisce uno stipendio di circa 1.120 euro netti mensili.
Discorso a parte per recupero crediti dove lo stipendio base è di circa 1.200 euro mensili ma in questo settore si hanno spesso percentuali sulle cifre recuperate. Infine un Team Leader Call Center riceve una paga di circa 1.400 euro mensili.
Ovviamente queste sono le cifre base che subiscono modifiche in rapporto agli anni di esperienza lavorativa. Un operatore di call center privo di un background percepisce mediamente 900 euro, per chi vanta più anni di esperienza si arriva fino ai 1.100 euro, cifra che può salire fino ai 1.400 euro se si hanno venti anni di esperienza lavorativa in questo particolare settore.
Tempi duri per gli operatori di call center con la nuova normativa
Ma stanno arrivando delle norme che renderanno la vita più difficile soprattutto agli operatori più spregiudicati. Infatti il Consiglio dei Ministri il 29 marzo scorso ha approvato il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni che, a distanza di ben 4 anni dalla promulgazione della legge, offre nuove “armi” a chi non vuole essere più disturbato dalle operazioni di marketing “selvaggio”.
In base a quanto sancito dal Ministero dello Sviluppo (Mise) c’è ora la possibilità di iscrivere al registro pubblico anche i numeri di cellulare oltre che quelli fissi e alla posta cartacea.
Verranno inoltre bloccate le chiamate effettuate in modalità automatizzata. In altre parole iscrivendosi al Registro si faranno decadere tutti i consensi dati, anche in periodi pregressi, per finalità di marketing e si vieterà quindi che il proprio numero, possa essere ceduto a terze parti.
Ci si può iscrivere al Registro in quattro modi: tramite il web (con la compilazione di un modulo elettronico), via telefono (chiamando il numero verde 800265265), via email (invio di un modulo ad hoc all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it), tramite l’invio di una raccomandata.
Quindi d’ora in poi ciascun operatore di telemarketing, dovrà verificare sul Registro di cui sopra le liste dei contatti potenziali, attraverso una serie di servizi disponibili sul sito stesso. Gli operatori dovranno infatti comunicare la lista con i numeri che saranno contattati.
Si tratta di un intervento chiesto a gran voce da tempo dalle varie associazioni dei consumatori. Potrebbe trattarsi davvero di una svolta in un settore che da anni vive in una vera e propria giungla, l’obiettivo infatti è quello di fare “tabula rasa” di tutti i consensi dati fino ad ora (anche per sbaglio) con la “firmetta” messa su uno dei tanti moduli che ci hanno propinato nel tempo.