Chi non può accedere alla pensione di vecchiaia perché non possiede i contributi lavorativi può chiedere l’assegno sociale.
Strumento pensato proprio per quei cittadini che non hanno mai lavorato, quindi disoccupati, ma anche alle casalinghe e i caregiver familiari. Queste ultime, infatti, sono i maggiori beneficiari dell’assegno sociale.
Si tratta di un assegno che nel 1996 ha sostituito la pensione sociale (legge 153/1969) ed è riconosciuto come misura pensionistica a tutti gli effetti. Ma come si può richiedere?
Assegno sociale: chi può richiederlo e come
In Redazione è arrivato un quesito proprio su questo argomento. Ecco come gli Esperti hanno risposto: “Buongiorno, io mi sono sempre arrangiata a portare avanti senza contributi. Sono single e ho 56 anni. C’è possibilità di una pensione sociale?”.
L’assegno sociale è una misura assistenziale erogata dall’INPS a persone bisognose. Possono farne espressa richiesta i cittadini disoccupati italiani, comunitari o extracomunitari residenti in Italia. Ma con determinati requisiti:
- aver compiuto 67 anni;
- essere in uno stato di bisogno economico;
- risiedere in Italia da almeno 10 anni;
- essere per il 2022 in possesso di un determinato reddito: 6.085,30 euro annuo (reddito personale) oppure 12.170,60 euro all’anno (reddito complessivo con il coniuge). In questo caso la
Infatti, riguardo a questo ultimo requisito, i limiti si differenziano in base al fatto se il beneficiario sia sposato o meno.
L’importo dell’assegno viene stabilito anno per anno da un decreto del ministero dell’Economia e delle finanze secondo l’indice ISTAT basato sul costo della vita e l’aumento dei prezzi.
Per il 2022 l’importo dell’assegno è di 468,11 euro mensili per 13 mensilità. Possono ricevere l’importo totale dell’assegno:
- i disoccupati con 67 anni di età non coniugati e che non possiedono nessun reddito;
- i disoccupati e i pensionati coniugati con un reddito complessivo inferiore al totale annuo dell’assegno sociale che è per il 2022 di 12.170,60 euro.
Come accedere alla domanda
Per accedere alla domanda gli interessati devono fare una domanda da inviare all’INPS accedendo alla sezione “Servizi per i cittadini” tramite le credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, si può contattare il contact center oppure in patronato.
Alla domanda devono essere allegati:
- documento di identità;
- permesso di soggiorno di lungo periodo CE per cittadini extracomunitari;
- certificato di residenza storico rilasciato dall’Ufficio anagrafe del Comune di residenza oppure in autocertificazione.
Dopo aver inviato la domanda, ci vogliono dai 30 ai 60 giorni per concludere la pratica. È bene ricordare che l’erogazione dell’assegno è provvisoria perché l’ogni anno l’INPS deve verificare l’effettiva residenza in Italia e i redditi posseduti. Comunque sia l’assegno parte il mese successivo alla data di presentazione della domanda.
Fondo casalinghe
Oltre all’assegno sociale, le casalinghe, ma in realtà anche i casalinghi, possono accedere a un fondo a loro dedicato: Fondo pensione casalinghe. Possono accedere tutte le persone che si prendono cura della famiglia e della casa con un’età compresa tra i 16 e i 65 anni.
L’INPS versa a favore degli iscritti la pensione di inabilità e la pensione di vecchiaia. Quest’ultima scatta a partire dal compimento dei 57 anni di età. Ma devono essere stati versati almeno 5 anni di contributi. Però sarà erogata solo se l’importo maturato è almeno pari all’assegno sociale maggiorato del 20%.
Per ulteriori informazioni si rimanda all’articolo Gli iscritti al Fondo casalinghe possono percepire la pensione di vecchiaia e inabilità, ma sono molti a non chiederla perché non lo sanno.
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