L’ISEE diventa a pagamento, i fondi sono finiti: brutte notizie per i contribuenti

L’ISEE diventerà a pagamento dal mese di giugno 2022. Le risorse per la convenzione con i CAF stanno terminando e i contribuenti saranno chiamati a pagare il servizio.

I CAF non hanno più soldi per poter offrire il calcolo dell’ISEE gratuitamente. Serve un intervento rapido da parte del Governo o a rimetterci saranno – come al solito – i cittadini.

ISEE pagamento CAF
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I ritardatari dovranno pagare di tasca propria il CAF per il calcolo dell’ISEE. Tutti i cittadini che non hanno ancora richiesto l’indicatore (e sono fortemente in ritardo) dovranno accelerare i tempi o rischiano di dover mettere mano al proprio portafoglio. Siamo nel pieno della stagione della Dichiarazione dei Redditi nonché prossimi alla scadenza del termine ultimo per inviare l’ISEE e ricevere gli arretrati dell’Assegno Unico Universale prevista proprio per il 30 giugno 2022. Chi ha atteso fino ad ora per ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente pensando di poter agire gratuitamente in qualsiasi momento si è sbagliato. Le previsioni del Caf indicano esattamente una situazione opposta.

ISEE a pagamento, i CAF lanciano l’allarme

I Centri di Assistenza Fiscale hanno comunicato una previsione pessimistica per i contribuenti. A breve i fondi finiranno e l’ISEE diventerà a pagamento qualora il Governo non agisse tempestivamente. Dal mese di gennaio ad oggi sono stati compilati più di 7.800.000 ISEE e l’obiettivo stimato è di 10 milioni. L’indicatore serve per la definizione dell’importo del citato Assegno Unico, per ottenere il Reddito di Cittadinanza, diversi bonus erogati dal Governo e agevolazioni come quelle per le rette universitarie o degli asili nido.

Stabilire esattamente il valore dell’ISEE, dunque, è fondamentale. Il cittadino può agire in autonomia avvalendosi del portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale oppure richiedere l’aiuto dei CAF e patronati o del commercialista per arginare la possibilità di compiere errori che potrebbero costare caro.  La maggior parte delle persone opta per questa seconda soluzione con la conseguenza che un flusso numeroso di contribuenti si è recato presso i CAF negli ultimi mesi. Lo Stato eroga 16 euro di contributo ai Centri per ogni Indicatore mentre i cittadini non devono versare nulla. Questo fino ad ora perché l’enorme afflusso ha comportato un rapido esaurimento delle risorse che nei primi giorni del mese di giugno finiranno completamente.

Il Governo agirà in tempo?

Le previsioni dei CAF sono chiare; tra poco i cittadini dovranno decidere se rinunciare al servizio offerto e agire autonomamente con il calcolo dell’ISEE oppure se pagare il servizio. L’importo previsto è di 25 euro circa ma non si può escludere che ogni Centro stabilisca una somma differente più alta o più bassa (non meno di 20 euro). La palla passa, dunque, al Governo con i ministri che dovranno decidere in fretta – il prossimo tavolo è previsto per il 25 maggio – se rifinanziare il Fondo in modo tale da non gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini e da non causare disparità di trattamento tra chi ha ricevuto l’ISEE gratis e chi dovrà pagarlo anche se “la colpa” è anche dei ritardatari dell’ultimo momento. L’ISEE ricordiamo, ha validità nell’anno in corso e, dunque, fino al 31 dicembre 2022.

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