Allarme Birra con glifosato: le marche migliori e peggiori, con sorpresa sulle ‘Bio’

Glifosfato nella Birra, in Germania una famosa associazione che tutela i consumatori ha analizzato 50 birre tra le più consumate nel Paese. I risultati sono incredibili.

Le pilsner “sotto osservazione” sono tra le più popolari in Germania, ma vengono bevute in tutto il mondo e in Italia. Fino ad oggi il “problema glifosfato” sembrava concentrato sulla pasta, invece – come era prevedibile – forse contamina anche le materie prime con cui viene fatta appunto la birra.

glifosfato nella birra
Adobe Stock

La volontà dell’associazione era quella di scovare tracce di glifosfato o di altre sostanze potenzialmente nocive. Ma i ricercatori hanno voluto fare un lavoro completo e hanno testato anche altre caratteristiche. Più precisamente, gusto, colore, amarezza e consistenza della schiuma. Poi, hanno pubblicato i risultati. Li riportiamo ricordando che la rivista a tutela dei consumatori che ha effettuato questa ricerca è Öko-Test.

Glifosfato nella Birra, cosa è emerso dalle “prove d’assaggio” degli esperti

La questione del glifosfato non è recente, anzi. Già nel 2019 vennero effettuate delle ricerche per capire se l’erbicida finisse nei nostri bicchieri di birra. Rispetto a qualche anno fa, fortunatamente, la situazione è migliorata. Segno che c’è consapevolezza riguardo a questa problematica e buona volontà di cambiare in meglio da parte dei produttori.

Alla fine del test, l’associazione consiglia comunque 45 birre su 50 di quelle testate. Hanno ottenuto giudizi da “buono” a “molto buono”. Solo 2 birre sono state “bocciate senza pietà”. In 12 birre sono state trovate tracce di glifosfato, ma davvero in quantità minime d entro i limiti stabiliti dalla Legge. Infine, però, una buona notizia: le 3 birre Bio analizzate erano completamente prive di tracce della sostanza chimica.

L’utilizzo di erbicidi, però, viene comunque criticato. Perché oltre a danneggiare un prodotto finale, mina il delicato equilibrio naturale e uccide insetti utili, come le Api. Quindi, anche se le concentrazioni sono minime, l’associazione ha voluto sottolineare che questa pratica andrebbe proprio abolita. Ricordiamo che il glifosfato, così come sostanze similari, è cancerogeno per l’uomo e non si sa ancora quali effetti possa avere nel lungo periodo sulla salute umana e animale.

Quali sono le birre migliori e quali le peggiori secondo Öko-Test

Alla fine dei test e degli “assaggi”, la rivista tedesca ha emesso il verdetto. Nel sito ufficiale di questa associazione sono state pubblicate tutte le considerazioni, e ovviamente i nomi delle birre coinvolte nella prova. Noi li riproponiamo, suddivisi tra quelli delle birre migliori e quelli peggiori.

Birre che hanno superato i test:

  • Berliner Pilsner
  • Bitburger Premium Pils
  • Feldschlößchen Pilsner
  • Pilsner Urquell
  • Rothaus Pils
  • Licher Pilsner
  • Monchshof pils
  • Oettinger Pils

Le birre “perdenti” sono invece la Pinkus Pils – Bioland e la Kaiserkrone Pils. I produttori che hanno ricevuto gli “attestati” con la presenza di glifosfato hanno comunque voluto dare la loro spiegazione. Sostengono di non usarlo ma che la contaminazione avviene dalle altre aree in cui viene sparso. In ogni caso, si tratta di un motivo di allarme in più, perché se una sostanza chimica può “svolazzare” dove gli pare praticamente niente è più al sicuro.

Gestione cookie