Il bollo auto è la tassa automobilista che ogni proprietario di veicoli deve pagare obbligatoriamente se non vuole essere sanzionato.
È una tassa regionale per cui l’importo cambia da Regione a Regione. In realtà si potrebbe anche non pagare per 5 anni se si comprano questi veicoli.
Oppure, se beneficiari con legge 104, il comma 1 permette l’esenzione se il verbale contiene questa dicitura.
Bollo auto: cosa comporta il mancato pagamento della tassa?
Un Lettore ha inviato il seguente quesito: “Salve. A mia figlia quest’anno la Regione ha notificato una cartella per un bollo auto non pagato nel 2017. Posso contestare la prescrizione? Grazie”.
La normativa che delibera il termine di prescrizione del bollo auto, ossia della tassa automobilistica è il decreto-legge n.953/1982. Il decreto infatti, stabilisce che il termine è fissato entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui si deve il pagamento. Quindi, in questo caso, il bollo, qualsiasi sia la data di pagamento ha come termine di scadenza dicembre 2017. Pertanto risulta prescritto entro il 31 dicembre 2020.
Però, se l’Ente creditore, ossia la Regione, invia un notifica per mancato pagamento della tassa automobilista nel gennaio 2021 il Lettore è obbligata ad accettarla. Questo perché la notifica è regolare.
Infatti, secondo il decreto-legge n.18/2020 (articolo 68) ai sensi delle norme emanate durante la crisi pandemica dovuta al Covid-19 che hanno stabilito che la prescrizione del bollo auto venisse prolungata di 541 giorni. In questo caso oltre il 31 dicembre 2020. Di conseguenza, la nuova scadenza è fissata al 24 giugno 2022.
Conclusioni
Pertanto, non ci sono valide motivazioni per cui il Lettore debba contestare la prescrizione del bollo auto relativa al 2017. Anche perché il termine per adire un ricorso davanti alla Commissione tributaria è ormai scaduto.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.