Canone Rai, c’è una scadenza da rispettare per non perdere il diritto all’esenzione dal pagamento della tassa. Scopriamo qual è e chi ne può approfittare.
L’Agenzia delle Entrate riporta un termine ultimo per inoltrare domanda di esenzione del Canone Rai e fornisce tutte le indicazioni in relazione alla possibilità di non pagare l’imposta.
Il Canone Rai deve essere corrisposto da tutti i cittadini che possiedo un apparecchio audio televisivo in grado di ricevere il digitale terrestre. L’importo di 90 euro viene spalmato su dieci rate da 9 euro aggiunte alla bolletta della luce. Le direttive cambieranno dal 2023 con grande preoccupazione dei contribuenti ma, per ora, è il momento di soffermarsi sulle liete notizie come la possibilità di non dover corrispondere l’odiata tassa. È l’Agenzia delle Entrate a definire tutti i dettagli dell’esenzione e a stabilire la data da non superare per non essere costretti a pagare i 90 euro per avendo i requisiti per ottenere lo sgravio.
Canone Rai, chi può non pagarlo
Sono esonerati dal pagamento del Canone Rai tutti i cittadini che non possiedono un apparecchio televisivo pur essendo intestatari di un’utenza elettrica ad uso domestico. Presentando la dichiarazione sostitutiva è possibile evitare di corrispondere i 90 euro annuali. Gli esenti sono, poi, gli over 65 con reddito familiare inferiore a 8 mila euro (nessun componente della famiglia dovrà possedere una televisione), i diplomatici e i militari stranieri.
Il funzionamento dell’apparecchio è fondamentale per distinguere le persone esenti da quelle che dovranno pagare l’imposta. Non utilizzare una televisione funzionante, infatti, non comporta l’inserimento tra gli esenti.
Come richiedere l’esenzione
La richiesta di esenzione prevede l’inoltro della Dichiarazione Sostitutiva del Canone Rai in cui si attesta il motivo alla base della domanda. Il cittadino dovrà rinnovare l’esenzione annualmente per non ritrovarsi l’importo nella bolletta della luce. Per poter approfittare dello sgravio al 100% sarà necessario procedere con l’invio della domanda entro il 31 gennaio 2022. La seconda data utile è, poi, il 30 giugno per poter sfruttare lo sconto del 50% e pagare, così, solo 45 euro invece di 90. L’esenzione, dunque, sarà parziale in quanto applicata unicamente alle rate del secondo semestre dell’anno in corso. I ritardatari, dunque, non otterranno rimborsi e non potranno godere del vantaggio di esenzione superando le date di scadenza designate.