Investire nel fotovoltaico conviene? Al momento vi sono molte risposte affermative. Ma come per tutte le cose, dobbiamo scegliere bene.
Attualmente il fotovoltaico sta “prendendo il volo” come non mai. Le ragioni di questa impennata di produzione e richiesta sono molteplici. Da una parte, la crisi energetica scatenata dal conflitto tra Russia e Ucraina. Dall’altra, la volontà a livello mondiale di “cambiare rotta” e salvaguardare il pianeta.
Ma noi persone “comuni”, come facciamo a seguire il trend, salvare la natura e risparmiare al tempo stesso? Il fotovoltaico ci offre molte opportunità ma dobbiamo saperle cogliere. Per chi ancora è indeciso o non sa come muoversi, arrivano i consigli di Altroconsumo. Noi li riportiamo, in modo che la conoscenza di questo settore sia alla portata di tutti.
Probabilmente tutti sanno cos’è Altroconsumo, la famosa associazione a tutela dei consumatori. Si occupa di analizzare tutta una serie di beni e servizi, di prodotti alimentari e non per far aumentare la consapevolezza nelle persone. Così che possano scegliere più liberamente.
Ovvio che Altroconsumo si sia già occupato anche in precedenza del fotovoltaico. Ma oggi qualcosa è cambiato. Fino a poco tempo fa, secondo l’associazione, un investimento in questo settore si poteva recuperare in 10 anni. Oggi, con la crisi mondiale, ne servono almeno 15. Dunque bisogna scegliere bene. Ecco cosa ci suggeriscono gli esperti.
Investire nel fotovoltaico conviene e si risparmia, ma solo se si sceglie bene: cosa dice Altroconsumo
Chi decide di passare al fotovoltaico deve prendere in considerazione diversi fattori. Primo su tutti il luogo di residenza, perché alcune zone geografiche sono più idonee e fruttuose di altre. Ma anche quanto consuma perché il fotovoltaico conviene alle famiglie che superano i 2.500-3000 chilowattora all’anno.
Una volta compreso se nella zona di residenza non vi sono paletti o limiti per l’installazione del fotovoltaico, possiamo pensare ai preventivi di spesa. È opportuno farseli fare da più aziende, anche per capire quale offra la soluzione più conveniente in base alla situazione. C’è da prendere poi in considerazione il fattore dello scambio di energia. Ovvero di quella che produciamo con il nostro impianto e che va a finire nella rete nazionale.
Inoltre, Altroconsumo suggerisce di valutare i consumi e di cambiare abitudini. Perché l’energia che usiamo di giorno è praticamente gratuita, il problema è la notte. Una delle “controindicazioni” che denuncia proprio Altroconsumo è proprio inerente alle ore serali. In un report, la rivista ha evidenziato che il GSE riconosce 7-10 centesimi a kilowattora per l’energia prodotta in più. Ma quella che usiamo di sera ci costa almeno 35 centesimi.
Per ovviare al gap di prezzo, dovremmo imparare a usare tutti gli elettrodomestici di giorno. Lavatrice, lavastoviglie, forno eccetera. In questo modo risparmiamo sul prezzo (molto alto) dell’energia fornita dalla rete.
In conclusione il fotovoltaico è conveniente, ma per prima cosa dobbiamo informarci su più canali e non agire in modo frettoloso.