È stato, finalmente, approvato il Decreto che permette il parcheggio gratuito sulle strisce blu per i disabili, muniti di contrassegno auto.
Sulla Gazzetta Ufficiale è apparso il testo di conversione in legge del Decreto Infrastrutture, che ha introdotto delle importantissime novità riguardo ai parcheggi per disabili.
È stato accordato, infatti, il diritto alla sosta gratuita sulle strisce blu, per i soggetti possessori del cd. contrassegno auto per disabili. Una bella conquista, considerando che le pressioni da parte della comunità dei diversamente abili erano state molto insistenti negli ultimi mesi. Cosa prevede, dunque, il Decreto? Scopriamo tutte le novità relative al parcheggio riservato.
Strisce blu: le nuove regole del Codice della Strada
Lo scorso 4 novembre il Senato ha approvato la legge di conversione del Decreto n. 121/22021, il cd. Decreto Infrastrutture. Tale disciplina normativa ha, finalmente, abolito le disparità che ancora vigevano in merito alla possibilità di prevedere la sosta gratuita sulle strisce blu. Prima di tale intervento, infatti, ogni Comune italiano godeva di piena ed incondizionata autonomia nello stabilire se i veicoli destinati al trasporto di soggetti disabili potessero usufruire di tale agevolazione.
Sono molteplici le innovazioni introdotte dal Decreto, come l’introduzione, all’interno del Codice della Strada, dei cd. stalli rosa, delle aree riservate al parcheggio delle donne in gravidanza e dei genitori con figli fino a due anni. Inoltre, sono state sancite pesanti sanzioni nei confronti di coloro che sostano in tali zone senza opportuna autorizzazione.
Per quanto riguarda, invece, l’ipotesi specifica delle persone disabili, il Decreto ha tramutato in legge (e, dunque, in dovere) quella che prima era una semplice raccomandazione per i Comuni: assicurare il parcheggio gratuito sulle strisce blu, in tutta Italia, ai veicoli che espongono il contrassegno auto disabili.
Quando è possibile usufruire del parcheggio gratuito nelle strisce blu?
La legge di conversione al Decreto Infrastrutture, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, ha modificato alcune norme del Codice della Strada e ha stabilito che, dal 1° gennaio 2022, i cittadini disabili possono sostare gratuitamente sulle strisce blu in tutto il territorio nazionale, qualora i posti riservati siano esauriti o non disponibili.
L’articolo 3-bis dell’articolo 188 del Codice della Strada, però, chiarisce che questo diritto spetta solo ed esclusivamente a coloro che possiedono il contrassegno auto. A tal riguardo, infatti, il comma 3-bis del suddetto articolo stabilisce che “Ai veicoli al servizio di persone con disabilità, titolari del contrassegno speciale ai sensi dell’articolo 381, comma 2, del regolamento, è consentito sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati”.
Inasprimento delle sanzioni
La nuova normativa ha introdotto anche delle sanzioni più severe nei confronti di coloro che violano la disciplina relativa alla sosta riservata ai disabili. Le multe, infatti, sono state raddoppiate , in caso di occupazione delle zone di sosta riservate alle vetture per il trasporto di soggetti con disabilità.
Dunque, chi parcheggia nel posto disabili senza contrassegno auto è multato con una sanzione che va da 168 a 672 euro.
Vantaggi per l’acquisto di nuovi veicoli
Una novità molto importante è anche quella contenuta nell’articolo 1- bis, che prevede delle semplificazioni per poter usufruire dei vantaggi in caso di acquisto di auto da parte dei soggetti disabili.
È opportuno sottolineare, però, che tale possibilità riguarda solamente coloro che hanno ridotte o impedite capacità motorie permanenti, che hanno la patente di guida con obbligo di adattamenti. Il Decreto Infrastrutture, infatti, stabilisce che, per ottenere i benefici dell’articolo 8 della Legge n. 449 del 27 dicembre 1997, i disabili devono presentare una copia della patente di guida. Su di essa devono essere indicati tutti gli adattamenti decisi dalla Commissione medica dell’ASL.
Infine, la nuova Legge stabilisce un cambio di rotta in relazione al linguaggio utilizzato dal Codice della Strada. I termini “debole” e “disabili in carrozzella”, infatti, sono stati rimpiazzati con i termini “vulnerabile” e “persone con disabilità”.