Tutti preoccupati per la mancanza di grano a causa della guerra, ma una soluzione c’è e ce la darà il farro

La mancanza di grano per via della guerra in Ucraina è certamente un problema a livello mondiale. Ma noi possiamo contare sul farro.

La crisi alimentare scatenata dal conflitto tra Russia e Ucraina sta appena facendo vedere i suoi effetti. In Italia e in Europa, certamente non sentiremo gli effetti come in Africa, ma già le cose sono cambiate. L’aumento dei prezzi e l’irreperibilità di alcune materie prime ci costringono a trovare alternative.

mancanza di grano
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Ma, buttandola sul filosofico, dobbiamo ricordarci che ogni cambiamento porta con sé anche qualcosa di positivo. Nel caso del grano, possiamo attingere a risorse che fino ad oggi erano rimaste un po’ “nascoste”, come il farro. Questo cereale è uno tra i più antichi mai coltivati dall’uomo. Nel corso dei secoli ha vissuto varie fasi, ma una cosa è certa: se grandi chef e “salutisti” lo ritengono un prodotto d’eccellenza, qualche motivo ci sarà. E non è inerente alla “moda”.

La mancanza di grano ci farà bene alla salute? Probabilmente sì, e questo grazie al farro

Il mercato è in crisi per la carenza di grano duro e tenero. Le industrie alimentari accusano i colpi e i consumatori finali ne fanno letteralmente le spese. I Governi sono costretti a prendere decisioni, e anche alla svelta. Tra le tante opzioni, aumentare la produzione di farro potrebbe davvero fare la differenza, e in meglio.

Per capire come mai, dobbiamo fare un passettino indietro. Il farro è stato praticamente sostituito dal grano non tanto per le qualità nutrizionali migliori di quest’ultimo. Ma per un mero ritorno economico. Il farro infatti vanta una percentuale più alta di proteine, fino a un +20% e tra le altre cose è anche più resistente. Contiene anche meno glutine e può essere utile a quelle persone che non sono ancora diventate celiache ma soffrono di sensibilità accertata alla sostanza.

Non solo: il farro è meno calorico del grano e la presenza di molte più fibre offre un’alternativa alimentare preziosa a chi vuole dimagrire. Come per altri alimenti, naturalmente, sarebbe preferibile scegliere il farro integrale.

In un’ottica dove per decenni il grano ha preso il sopravvento su altri cereali, il fatto che adesso manchi deve essere visto come un’opportunità. Finalmente possiamo apprezzare sapori, consistenze e mix diversi, e sapere di avere a che fare con un alimento ricco di preziose sostanze e altamente salutare.

Certo il farro non è esente da limiti e/o contrindicazioni, e come tutti i cibi non fa bene a prescindere a chiunque. Ogni soggetto ha le sue caratteristiche e potrebbe riscontrare problemi di digestione inserendo nella dieta un cereale nuovo. Ad esempio, chi soffre di colite o infiammazioni intestinali potrebbe risentire dello sforzo maggiore nello smaltire le fibre insolubili. Nel farro vi sono anche gli ossalati che sono “banditi” a chi soffre di calcoli renali. Chi è sensibile al glutine potrebbe manifestare sintomi come gonfioni addominali, problemi intestinali, cefalea e stanchezza muscolare.

Ma per chi non ha particolari esigenze dietetiche, il farro offre molti vantaggi. Maggiore conservazione, soprattutto nei prodotti panificati, e ottime alternative al riso e alla pasta. Al momento, in cui stiamo vivendo temperature estive anche oltre la media, un’insalata di farro con verdure apporta meno zuccheri della “sorella” insalata di riso, oltre che un gusto particolare e piacevole. D’inverno, le zuppe con farro e altri cereali rappresentano una fonte importante di proteine e un’alternativa ghiotta e saporita alla… solita minestra.

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