WhatsApp: una truffa semplice mette a rischio gli account di molti utenti, c’è chi messaggia al vostro posto

Gli hacker continuano a prendere di mira WhatsApp inventando delle truffe tramite messaggi. L’ultima è davvero semplice. 

È diventata addirittura molto popolare e nonostante le strategie per mettere in sicurezza i dati di milioni di utenti, WhatsApp continua a essere nel mirino dei truffatori.

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Foto Canva

Ad esempio, gli invii di messaggi apparentemente molto convincenti non fanno altro che far cadere nella trappola molti utenti.

WhatsApp: una truffa semplice e popolare rischia di mette a rischi gli account di molti utenti

Come detto, le truffe sono tantissime, ma si segnala quest’ultima ai danni di WhatsApp perché è veramente molto semplice. Per questo motivo si sta diffondendo a macchia d’olio.

Lo scopo della truffa e accedere all’account di un utente e rubare tutti di dati personali. Per farlo questo riceve una telefonata e chiede di effettuare una chiamata su un determinato numero. Appena l’utente effettua la chiamata, l’hacker si impossessa facilmente dell’account.

Pertanto, i numeri a cui fare attenzione sono quelli che sono quelli a 10 cifre che terminano con “67” oppure iniziano di “405”.

A scoprire questa truffa è stato Rahul Sasi, fondatore e CEO di CloudSEk, società che si occupa anche della sicurezza informativa. Regalando anche delle dritte per mettere in sicurezza maggiormente i dati personali.

Infatti, Sasi consiglia di abilitare l’autenticazione a fattori sull’account WhatsApp impostando impostare una password o un PIN per accedere.

Per attivare l’autenticazione a due fattori bisogna andare su Impostazioni e poi Account. Scegliere Verifica in due passaggi e poi cliccare su Attiva o Abilita. Immettere un codice a 6 cifre e premere Avanti. Una volta attivata, ogni volta che si dovrà accedere a WhatsApp andrà inserito il PIN scelto.

Come denunciare

Infine, prima di effettuare una telefonata a seguito di una richiesta fatta da una persona che magari non conosciamo bene, è bene fermarsi e riflettere se non sia una truffa. In tal caso, non proseguire ma denunciare il fatto alla polizia postale o alle altre Forze dell’Ordine.

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