Il prezzo della farina di grano tenero è praticamente raddoppiato. La guerra in Ucraina sta causando danni ingenti all’economia. Cosa dobbiamo aspettarci.
La situazione economica in Italia continua a destare preoccupazione. Nonostante gli interventi del Governo, il rialzo dei prezzi comincia a fare molte “vittime”. Prime su tutti i consumatori. Ecco il quadro della situazione, spiegato in un’intervista concessa a Sky Tg24 da Filippo Ceffoli, direttore generale del Gruppo Vicenzi.
Vicenzi, per chi non lo sapesse, è un grande gruppo italiano che opera nel comparto della pasticceria. Si tratta di un’eccellenza nostrana che si è sempre distinta per la produzione di prodotti dolciari freschi e secchi, biscotti, prodotti da forno e anche forniture monodose e di cortesia. Dunque un’azienda che, da quando è cominciata la guerra in Ucraina, risente profondamente dell’impatto sui prezzi delle materie prime.
Prezzi alle stelle non solo per farina di grano tenero
La situazione è ancora più drammatica per il settore della panificazione e pasticceria perché sono saliti i prezzi di tutte le materie prime. Ed è aumentata anche la irreperibilità delle stesse. Il risultato? Difficoltà di produzione e inevitabili aumenti sui prodotti finiti, che vanno a colpire i consumatori finali. Ovvero, le famiglie italiane.
Le parole di Ceffoli non danno adito a dubbi o interpretazioni: “Per il grano tenero stiamo parlando di incrementi rispetto a due anni fa di quasi il 100%. Solo nelle ultime settimane del 50%. Tutti gli oli vegetali sono schizzati alle stelle con prezzi quasi triplicati e oltretutto sono introvabili“.
Menomale che l’ingegno italiano non si lascia scoraggiare, anche se dover raccontare che verranno cambiate le ricette dei prodotti alimentari deve essere molto doloroso. La cosa peggiore è che non si sa ancora dove ci porterà questa situazione. Sempre Ceffoli denuncia un’atmosfera molto pesante in tutti i comparti. Gli aumenti riguardano non solo la farina, ma anche il burro, le uova, gli oli e non dimentichiamoci l’energia e i costi di trasporto.
Ogni giorno cercare di lavorare significa rispondere alle incognite, significa reperire materie prime che oggi ci sono e domani non si sa. In una situazione che richiama fortemente la guerra, anche se non vediamo carri armati e soldati coi fucili vicino alle nostre case.