Il nuovo Bonus 200 euro spetta anche ai pensionati. Ma anche a coloro che percepiscono la pensione di reversibilità?
Dal prossimo luglio alcune categorie di soggetti, tra cui i pensionati, otterranno un Bonus di 200 euro una tantum, secondo quanto sancito dal Decreto Aiuti. Tale indennità spetta anche ai percettori di pensione di reversibilità? Le due misure sono compatibili?
In attesa della circolare INPS che chiarisca le modalità di erogazione del Bonus, sono ancora molteplici i dubbi che attanagliano i possibili beneficiari. Tra questi, uno dei più diffusi riguarda la possibilità che la nuova indennità sia conciliabile con l’assegno di reversibilità. Esaminiamo gli aspetti salienti della questione.
Pensione di reversibilità: che cos’è e a chi spetta?
La pensione di reversibilità è l’assegno percepito dai familiari superstiti di un pensionato (o di un lavoratore), dopo la sua morte. Nell’ipotesi in cui un pensionato muoia, infatti, la sua pensione continuerà ad essere erogata nei confronti dei suoi familiari (come il coniuge ed i figli). Tuttavia, l’importo spettante non sarà mai uguale al 100% all’importo dell’assegno percepito dal deceduto, perché varierà a seconda del numero dei superstiti beneficiari e, soprattutto, dal loro reddito.
Chi ha diritto a percepire tale trattamento pensionistico? Nel dettaglio, i soggetti a cui spetta la pensione di reversibilità sono:
- il coniuge o l’unito civilmente;
- il coniuge divorziato, solo se percepisce l’assegno divorzile e se non ha contratto nuove nozze. Inoltre, è necessario che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia precedente alla data della sentenza dichiarante lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio;
- i figli che siano:
- minorenni al momento della morte del pensionato;
- inabili al lavoro e a carico del pensionato al momento della morte, a prescindere dall’età;
- maggiorenni e studenti, a carico del pensionato al momento della morte, che non prestino attività lavorativa, a condizione che siano iscritti a scuole o corsi di formazione professionale, fino al compimento del 21° anno di età;
- maggiorenni e studenti, a carico del pensionato al momento della morte, che non prestino attività lavorativa, e che siano iscritti, in corso, all’università, fino al 26° anno di età.
I pensionati hanno diritto al Bonus 200 euro?
Per quanto riguarda il caso specifico della compatibilità del Bonus 200 euro con la pensione di reversibilità, bisogna analizzare quanto espressamente stabilito dal Decreto Aiuti. L’art. 32, infatti, prevede che l’indennità di 200 euro sarà corrisposta ai titolari di:
- uno o più trattamenti pensionistici;
- pensione o assegno sociale;
- pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti;
- accompagnamento alla pensione.
È necessario, inoltre, che i pensionati abbiano la residenza in Italia ed un reddito 2021 non superiore a 35 mila euro. Il Decreto Aiuti, inoltre, prevede che la pensione abbia decorrenza entro il 30 giugno 2022.
In base a quanto di evince dal testo del provvedimento, la reversibilità è perfettamente compatibile con il Bonus 200 euro, perché è, completamente, un assegno pensionistico a carico della previdenza obbligatoria. Dunque, anche coloro che percepiscono la pensione di reversibilità riceveranno i 200 euro a luglio. Inoltre, non dovranno neanche presentare domanda perché l’accredito avverrà automaticamente sul cedolino.