Tra i tanti benefit che spettano agli invalidi troviamo anche la maggiorazione contributiva con la 104, ma non sempre viene concessa.
Come sappiamo la Legge 104 è un insieme di norme che va a individuare aiuti per le persone con handicap. Il sistema è strutturato in modo flessibile ma efficace, perché consente di ricevere aiuti (economici ma non solo) in base alla tipologia di menomazione, sia essa fisica che mentale.
Un disabile, ovviamente, può accedere al lavoro e come tutti gli altri cittadini ha diritto alla pensione di vecchiaia. Anche in questo caso, però, esistono dei piccoli aiuti che permettono a chi usufruisce della 104 di arrivare più facilmente alla quiescenza. In questo articolo parliamo della maggiorazione.
Cos’è la maggiorazione contributiva con la 104
La maggiorazione contributiva è una forma di agevolazione riservata ai disabili. Ma, precisiamo subito, a cloro che beneficiano della Legge 104. Perché non è detto che un disabile abbia anche l’accesso ai vantaggi offerti. Infatti, per ottenere la 104 il cittadino disabile deve passare una visita presso la Commissione dell’INPS, la quale decide il grado di gravità e i conseguenti aiuti.
Il disabile può andare in pensione anticipata, raggiungibile con almeno 40 anni di contributi. A ciò, si aggiunge una facilitazione. Grazie ad una specifica Legge, la 388 del 2000, il disabile con la 104 ottiene qualche anno contributivo in più. Nello specifico, matura fino a 2 mesi di contribuzione in più per ogni anno che ha lavorato. Il massimo cumulabile sono 5 anni di contribuzione.
Sono previste maggiorazioni anche per periodi di lavoro limitati. Ad esempio, se un lavoratore disabile ha lavorato 6 mesi ottiene 1 mese di contributi in più. Se ha lavorato 2 anni cumula 4 mesi. Infine, per 6 anni di lavoro ne cumula 1 intero in più.
La maggiorazione spetta a tutti i lavoratori con la 104?
Come accennato all’inizio dell’articolo, non tutti possono accedere a questo benefit. Esistono dei criteri ben specifici cui rispondere. Innanzitutto il disabile deve avere una percentuale di invalidità più alta del 74%. La maggiorazione spetta anche ai lavoratori sordi civili; agli invalidi di guerra; infine, agli invalidi per causa di servizio.
Ricordiamo che il conteggio della maggiorazione comincia da quando è stato certificato dalla Commissione il grado di invalidità . E che se il lavoratore durante la vita lavorativa ha usufruito di permessi (sempre con la 104) o congedi, questi periodi non verranno considerati per il calcolo. In pratica, viene calcolato solo il periodo di lavoro svolto effettivamente.
Infine, precisiamo che la maggiorazione spetta ai lavoratori disabili ma non a chi prende l’Assegno di Pensione di Invalidità . Questa è una misura a sostegno economico incompatibile con il benefit in oggetto.