La Deutsche Bank, uno dei gruppi bancari più importanti del mondo è finita al centro di un’inchiesta per aver ingannato gli investitori su titoli venduti come ecologici.
L’enorme scandalo, di cui stanno parlando numerose testate giornalistiche, riguarda nel dettaglio la DWS, Deutsche Asset & Wealth Management.
La società di gestione patrimoniale è, come le imprese attive in Europa, impegnata nel rispetto e nel perseguimento degli obbiettivi per limitare le ricadute sociali e ambientali delle proprie attività economiche. DWS posseduta all’80% da Deutsche Bank è accusata di aver ingannato i suoi investitori con investimenti che non rispettavano i criteri ESG.
Questi devono contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento delle attività economiche agli stessi. Protezione e uso sostenibile delle risorse idriche e marine, nonché alla prevenzione e al controllo dell’inquinamento e alle ricadute sociali degli stessi.
Deutsche Bank sotto inchiesta: perché le società si avvantaggiano con il greenwashing
L’adesione a questi criteri aiuta le aziende a migliorare la propria reputazione presso l’opinione pubblica. Esse sono in grado di pubblicizzare i loro risultati in modo oggettivo presso consumatori e investitori. L’ambientalismo di facciata detto green washing è diventato oggi una realtà che si giustifica sull’enorme pressione che le aziende stanno avendo in relaziona al cambiamento dei loro processi produttivi.
Tra le 25 imprese più grandi al mondo che hanno annunciato il loro impegno nella riduzione delle emissioni inquinanti, sono pochissime quelle che hanno effettivamente mostrato sforzi davvero efficaci. Tra quelle che hanno mostrato un livello di ragionevole integrità dei propri sforzi ci sono: Apple, Sony e Vodafone. Il fenomeno del greenwashing è utile alle società per fidelizzare i clienti e beneficiare del prestigio; questo può avvenire senza modificare le proprie modalità di produzione e investire ingenti risorse per ottenere i propri risultati.
I risultati preliminari delle indagini in Germania
Secondo quanto riferito dal procuratore di Francoforte, dalle prime indagini è emerso che contrariamente alle dichiarazioni fatte dal prospetto informativo dei fondi DWS, i fattori ESG non sono stati presi in considerazione. Questo è avvenuto in molti degli investimenti messi a bilancio nel 2020 per un ammontare di circa 400 miliardi di dollari.
Oggi il gruppo DWS annuncia un cambio al vertice; Asoka Woehrmann ha deciso di dimettersi, in accordo con la società. Il nuovo amministratore delegato sarà Stefan Hoops, in precedenza responsabile della divisione Corporate Bank a Deutsche Bank.