Chi ha sottoscritto negli ultimi sette anni nella soluzione di investimento Banco Posta Primo è rimasto probabilmente sorpreso dai rendimenti.
Il prodotto obbligazionario specializzato in bond denominati in euro di breve e media durata ha sicuramente attratto la fiducia dei risparmiatori data la sicurezza e la bassa volatilità dei titoli.
Esso è stato pensato infatti per quegli investitori che cercano una crescita moderata del capitale e che non vogliono correre rischi eccessivi. A bilanciare l’equazione ci sono però i rendimenti del portafoglio obbligazionario, investito in obbligazioni dei Paesi europei e delle economie emergenti.
C’è sempre grande attenzione e curiosità in merito ai prodotti di Poste Italiane, con particolare riguardo a quelli di più lunga durata. In questo caso dal punto di vista pratico l’enfasi posta sulla protezione del capitale e non sul rendimento non ha pagato.
Chi ha sottoscritto Banco Posta Primo con un patrimonio rimasto investito durante il corso della vita del fondo degli ultimi 7 anni, ha visto il suo capitale variare per ogni anno rispettivamente del:
- 2015: -0,19%
- 2016: -0,45%
- 2017: -0,41%
- 2018: -0,94%
- 2019: +0,87%
- 2020: +0,33%
- 2021: -0,59%
2022: -2,52% (dati a giugno).
Quanto sono sicure le obbligazioni di Banco Posta Primo?
Il fondo è gestito da Bancoposta Fondi SGR in breve non è riuscito nemmeno a compensare l’inflazione media annua intorno al 2%. Il prodotto non a caso presenta un rischio di 2 su una scala da 1 a 7. Il gestore ha quindi margini di manovra piuttosto contenuti, una gestione passiva e una volatilità dei titoli che negli ultimi tre anni è stata intorno del 1,5%. La commissione annua di gestione è dello 0,49% e non sono previsti oneri di sottoscrizione né di rimborso.
BancoPosta Primo investe, per almeno il 70% del portafoglio e fino al 100%, in titoli obbligazionari e monetari di emittenti governativi, sovranazionali e societari. La durata residua media del portafoglio è compresa tra 6 mesi e 3 anni.
Investimento minimo Banco Posta Primo
È possibile sottoscrivere il fondo con un versamento unico (PIC), di importo iniziale minimo di 500 euro e versamenti successivi minimi di 100 euro. Diversamente è possibile farlo attraverso un PAC acronimo di piano di accumulo capitale. In questo caso il versamento iniziale minimo scende fino a 50 euro, con un versamento periodico, mensile, bimestrale, trimestrale o semestrale di 50 euro o multipli, per un periodo minimo di due anni fino a un massimo di 12 anni.