Tra le tante novità dei Social, il Glow Up su TikTok sta letteralmente impazzando. Ma di cosa si tratta esattamente, e soprattutto, ci sono pericoli?
I nostri ragazzi, giovani e giovanissimi, passano tante ore al telefonino. Lo sappiamo. Sappiamo anche che in alcuni casi la Rete è covo di pericoli. Ma alla fine non riusciamo a impedire loro di guardare video, pubblicare foto, scrivere commenti. Oggi c’è un nuovo “fenomeno” che spopola su TikTok, il Glow Up. Vediamo cos’è.
Forse ancora in molti ricordano le tragedie legate alla Blue Whale, ma anche a tutte le pericolosissime challenge perpetrate sui Social. Purtroppo anche TikTok non è esente. Sebbene l’età minima per creare un account sia di 16 anni, moltissimi utenti più piccoli popolano la famosa piattaforma.
Se entrano in contatto con i profili dei malintenzionati, i soggetti più deboli possono finire nelle spire delle “sfide bufala”, cioè sfide legate a suicidio e autolesionismo. Il pericolo è reale perché i soggetti che frequentano TikTok senza controllo e che sono più deboli non riescono a capire le conseguenze di certi gesti. Allora chiediamoci: anche il Glow Up è un fenomeno pericoloso? La risposta non è così scontata.
Glow Up su TikTok, cos’è e quali rischi si corrono
La nuova moda su TikTok si chiama Glow Up, ed è promossa anche da tanti famosi influencer. Tecnicamente, si tratta di pubblicare video personali in cui si mostra un “cambiamento importante”. Questo può significare molte cose, come ad esempio un taglio di capelli e maquillage nuovi, oppure la perdita di tot chili, o ancora, l’essere tornati in forma dopo un anno di palestra.
Il termine Glow Up, infatti, significa letteralmente “brillare in modo intenso”. Ma su cosa faccia brillare, le teorie sono davvero svariate. Uno dei pericoli che si nasconde dietro questo tipo di tendenza è la diffusione di un modello “sbagliato”, o quantomeno riduttivo.
Se per Glow Up si intende solo dimagrire per sfoggiare un bel fisico, oppure indossare un abito costoso, il “brillare intensamente” assume un significato troppo effimero. E può innescare comportamenti sbagliati (es. anoressia, assunzione di farmaci, furti) nei soggetti più deboli.
Il vero Glow Up è un’altra cosa. Va benissimo mostrare al mondo il miglioramento, il traguardo raggiunto. Ma di traguardi ve ne sono a migliaia. Il “brillare” deve essere inteso come il raggiungimento di uno stato di benessere psico fisico. Sappiamo tutti, in fondo, che quando stiamo bene emaniamo una “luce particolare”. È così da sempre, ancora da prima che arrivassero Social e iperconnessione.
Come affrontare al meglio… il Glow Up dei nostri figli
Sappiamo bene che ci vuole un minimo di controllo, quando i nostri ragazzi entrano in contatto coi Social. Le armi migliori che possiamo usare per prevenire qualsiasi devianza è l’ascolto e la condivisione. Ci sono alcuni “segnali spia” che devono essere riconosciuti e affrontati subito. Se i nostri figli non ci parlano, se abbassano lo sguardo quando chiediamo spiegazioni. Se vediamo oggetti griffati nell’armadio di cui non si sa la provenienza. Se notiamo un “cambio di gusti” nell’alimentazione quotidiana.
Possiamo allora cogliere l’occasione di chiedere loro cosa sia il Glow Up e farci spiegare il loro punto di vista. Anche passando come “vecchi dinosauri” che non sanno stare al mondo.
In questo modo possiamo offrirgli degli spunti “sani”. Fargli comprendere che “brillare intensamente” non significa solo cambiare l’aspetto esteriore. Che si possono ottenere miriadi di soddisfazioni anche e soprattutto nel mondo esterno. Che mai nessun “like” potrà sostituire l’amica del cuore, o il fidanzato che ti dicono “sei uno splendore oggi”, anche se non è successo niente di particolare. Ma dobbiamo essere noi a insegnare tutto questo ai nostri figli.