Non tutti, purtroppo, possono vantare migliaia di euro sul conto corrente della banca. Oltre una certa soglia però, corriamo dei “rischi”.
Fino a qualche tempo fa, avere soldi sul conto corrente significava “vantare” una situazione di benessere. Anche se notoriamente i soldi non fanno la felicità. Oggi, invece, torna a galla l’eterno dilemma: è meglio risparmiare rimpinguando il conto oppure no? Ecco cosa suggeriscono gli esperti.
Chi ha la fortuna di prendere un bello stipendio può dormire sonni tranquilli, e ancora meglio lasciare dei soldi sul conto corrente. In qualche mese non è raro ritrovarsi con un bel gruzzoletto, composto da qualche migliaio di Euro. Se anni addietro avere un conto “coperto” era una soddisfazione, oggi funziona ancora così? Non proprio. Vediamo cosa ipotizzano gli economisti, e quali sono le scelte migliori per chi si ritrova con un bel saldo positivo.
5 mila euro o più sul conto? Non solo tasse, ecco quali sono i “veri rischi”
Parliamo di conto corrente ma ovviamente anche di conto postale. Sappiamo bene che accumulare denaro può dare enormi soddisfazioni e soprattutto un grande senso di sicurezza. Purtroppo, però, la realtà non sempre rispecchia le nostre aspettative. Oggi avere tanti soldi depositati può sortire “effetti indesiderati”.
Forse non tutti sanno, ad esempio, che una giacenza media annua comporta il dovere di versare un’imposta. Al superamento della soglia dei 5 mila euro, infatti, dobbiamo pagare l’imposta di bollo, che attualmente è di circa 35 Euro all’anno. Ricordiamo però la differenza tra giacenza media e saldo sul conto.
Per giacenza media, come si evince anche dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, si intende “l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno. Il calcolo della giacenza media annua si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito-conto risulta attivo“.
D’altra parte, qual è il posto più sicuro dove conservare i soldi? Certamente non il “classico materasso”. Il problema risiede più che altro nelle oscillazioni del valore del denaro, influenzate da inflazione, economia locale, interventi del Governo e da molti altri fattori.
In sintesi, tenere per troppo tempo dei soldi sul conto di fatto li svaluta. Se oggi ho 10 mila Euro e con quei soldi posso pagare un viaggio nei luoghi più belli del mondo, tra qualche anno non sarà più così. Dunque, gli stessi soldi nel tempo variano il loro “potere”.
Secondo gli esperti, chi ha la fortuna di poter raggranellare qualche soldo i fondo al mese dovrebbe pensare ad una forma di investimento. Le rendite, anche se minime, dovrebbero poter compensare i costi dell’inflazione. In questo modo, facciamo contenti “capra e cavoli”. Perché on dimentichiamoci che avere ampia disponibilità economica porta (anche se non sempre) allo spreco. Con un impegno, potremmo evitare di buttare via denaro in cose futili e al tempo stesso garantire al suo potere d’acquisto di mantenersi integro.