Esiste una differenza tra TFS e TFR che vaia in base al tipo di rapporto di lavoro. Ma anche sulle modalità di calcolo.
A tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore per cui operano, spetta una liquidazione al momento della cessazione del rapporto. Viene cumulata durante gli anni di servizio, e a seconda della situazione si può trattare di TFR o TFS. Di primo acchito, possono sembrare due forme di riconoscimento uguali, ma invece presentano numerose differenze.
Innanzitutto possiamo analizzare il significato della sigla. TFR è l’abbreviazione di Trattamento di Fine Rapporto. Invece TFS sta invece per Trattamento di Fine Servizio. Potrebbe sorgere qualche dubbio, perché i termini “lavoro” e “servizio” non sono certamente usati a caso. Di certo vi è il fatto che entrambe queste liquidazioni sono versate quando il lavoratore termina i rapporto di lavoro.
Qual è la differenza tra TFS e TFR, a chi spettano questi emolumenti e come si calcolano
Il TFR è un diritto che spetta a tutti i lavoratori, pubblici o privati, e che abbiamo stipulato un contratto a tempo determinato o indeterminato. Si tratta di una indennità economica che matura di importo durante gli anni di lavoro. Quando il rapporto termina, viene versato al dipendente. Ciò a prescindere dalle motivazioni della conclusione del contratto. Licenziamento, termine dello stesso eccetera.
Il lavoratore ha persino due opzioni tra cui scegliere, quando si parla di TFR. L’accantonamento da parte del datore di lavoro oppure aderire a un fondo previdenziale tra i tanti disponibili. Il calcolo del TFR avviene prendendo a riferimento gli stipendi lordi annui, comprese le 13me e le 14me. Al totale maturato, ricordiamo che va tolto lo 0,5% per il contributo INPS.
Le opzioni di TFS
Per quanto riguarda invece il Trattamento di Fine Servizio, diciamo innanzitutto che questo tipo di liquidazione è riservata esclusivamente ai lavoratori del settore pubblico. A differenza del TFR, ve ne sono 3 tipologie diverse, che spettano a diversi tipi di lavoratore.
L’Indennità di buonuscita – IBU – è riservata ai militari dello Stato, ai lavoratori civili, ai dipendenti delle università, dell’AFAM, del comparto scolastico, ma anche delle agenzie fiscali e dei Ministeri. Quella di premio di servizio – IPS – è invece corrisposta a tutti coloro che lavorano nell’SSN o presso enti locali e regioni. Infine, l’Indennità di anzianità – IA – è un emolumento previsto per i dipendenti delle camere di commercio e degli enti pubblici non economici.
Per calcolare il TFS non si va a prendere in considerazione la retribuzione totale, ma solamente l’importo dell’ultimo stipendio versato. Viene calcolato 1 dodicesimo dell’80% della retribuzione annua lorda (compresa la 13ma) che andrà poi moltiplicato per il numero di anni utili.