Diventare insegnanti di ruolo è un traguardo spesso lungo e complicato. E il primo step di questo impegnativo cammino è rappresentato dalle supplenze.
In questo articolo cerchiamo di capire come si ottengono le supplenze, come funzionano le diverse graduatorie per le chiamate.
Prima di diventare insegnanti di ruolo bisogna passare necessariamente per la via crucis delle supplenze. Vediamo allora come funziona una supplenza e quale è il meccanismo che determina le chiamate.
I requisiti richiesti per le supplenze degli insegnanti
Nel 2022 il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi del governo Draghi, nel contesto della riforma del reclutamento prevista dal PNRR, ha modificato la procedura per divenire insegnanti.
Adesso per ottenere una supplenza insegnanti bisogna iscriversi, avendone ovviamente i titoli, alle graduatorie della provincia per le supplenze (GPS) e a quelle dell’istituto competente dei dirigenti scolastici.
Le GPS per le supplenze (per ogni ordine e grado d’istruzione) sono aperte a nuovi ingressi, agli aggiornamenti dei punteggi, al cambio di provincia di iscrizione, solo ogni 2 anni. La prossima apertura, dopo quella di quest’anno, avverrà perciò nel 2024.
Partiamo dalle graduatorie. Ad ogni tipo di graduatoria corrispondono requisiti e contratti diversi. Le graduatorie alle quali ci si può iscrivere ogni due anni sono: provinciali suddivise in 2 fasce. La prima è per i docenti abilitati e specializzati per le graduatorie su posto comune e di sostegno.
La seconda riguarda chi non rientra nella prima categoria, per esempio neolaureati oppure chi non ha mai insegnato. Serve avere un titolo di accesso per la classe di concorso di riferimento e i 24 Cfu – Cfa nelle discipline antropo – psico – pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Infine ci sono le graduatorie di istituto cui ci si iscrive alle GPS scegliendo venti istituti nella provincia di riferimento.
Le GPS possono offrire una supplenza con contratto a tempo determinato nel periodo 30 giugno – 31 agosto. Le graduatorie di istituto invece, gestite dal dirigente scolastico, assegnano supplenze temporanee.
Per ottenere una supplenza insegnanti ci sono pure le classifiche ad esaurimento (GAE) per i docenti abilitati. Per avere una supplenza insegnanti è possibile inviare una MADA (dichiarazione spontanea di messa a disposizione per l’insegnamento) da inviare ai dirigenti scolastici di ogni scuola del Paese, indicando la disciplina di insegnamento, ma non nella provincia di iscrizione per le GPS.
Chi ha la precedenza per ottenere una supplenza?
Partendo dalle classifiche, la supplenza va ovviamente assegnata a chi ha un punteggio più alto ma è importante segnalare che anche tra le varie graduatorie e fasce esiste un ordine di priorità.
La supplenza insegnanti è divisa in 3 tipologie. 1) Annuale su posti – cattedre vacanti e disponibili entro il 31 dicembre con una durata del contratto fino al 31 agosto. 2) Temporanea fino al termine delle attività didattiche su posti – cattedre non vacanti ma disponibili e che si sono resi tali entro il 31 dicembre e per periodi che non vengono presi in considerazione per costituire cattedre o posti orario. La durata è fino al 30 giugno. 3) Temporanea per assenze brevi e non oltre la fine delle lezioni.
Si terrà conto delle diverse tipologie e delle fasce di graduatoria. Per le supplenze annuali e di quelle fino al termine della didattica vengono utilizzati: GAE, GPS di 1° fascia, GPS di 2° fascia.
Queste supplenze sono a carico dell’Ufficio Scolastico Territoriale. Se dovessero residuare posti dalle nomine provinciali e per la copertura di supplenze temporanee si attingerà alle graduatorie di istituto.
Come si viene chiamati per la supplenza?
Dapprima si procede alle immissioni in ruolo per chiamata veloce, dopodiché si procede, entro la metà di settembre, al conferimento delle supplenze da Gae e da Gps di prima fascia e poi di seconda fascia.
Prima di assegnare le supplenze, gli Uffici scolastici regionali pubblicano la situazione delle disponibilità e il calendario delle convocazioni. Dati che saranno di volta in volta aggiornati e resi pubblici quotidianamente.
I docenti sono convocati per le supplenze e in rapporto alla loro graduatoria dovranno visitare il sito dell’Usr della provincia di riferimento. Se la convocazione avviene in presenza i candidati devono: essere presenti; delegare altra persona tramite delega; recapitare una delega di accettazione al dirigente.
Per le convocazioni in ambito telematico, gli aspiranti devono seguire le indicazioni degli Usr territorialmente competenti. I docenti che hanno la specializzazione sul sostegno vengono chiamati in via prioritaria dalle GAE, e poi dalle GPS di prima e seconda fascia rispetto ad altre tipologie di insegnamento.
Per le supplenze temporanee la convocazione giunge dal dirigente scolastico di solito tramite Pec. Per supplenze pari o superiori a 30 giorni la chiamata deve aver luogo almeno ventiquattro ore prima del termine per la risposta del docente.
Al termine il dirigente prende atto delle disponibilità e assegna le supplenze in rapporto alla graduatoria di istituto. Il termine massimo per la presa di servizio è di non più di ventiquattro ore.
Come inviare e a chi inviare la domanda per la disponibilità
Per avere una supplenza bisogna deve inviare una domanda. La richiesta di iscrizione alle classifiche provinciali e d’istituto per nuovi inserimenti od aggiornamenti vale due anni. Per il biennio 2022-2024 i termini sono scaduti a maggio.
Tra luglio ed agosto di ogni stagione i docenti devono anche dare disponibilità, tramite una procedura on – line, per le supplenze. La procedura informatizzata è partita nel 2021
Attraverso questa procedura informatizzata si possono indicare tutte le sedi di organico relative a ciascun grado di istruzione richiesto. Nell’assegnazione delle supplenze, il sistema è programmato in modo da tenere conto delle disponibilità fino al 31 dicembre.
Dopo la dichiarazione delle disponibilità si procede all’assegnazione delle stesse.
Le sanzioni previste per le rinunce
Fra le novità di quest’anno il fatto che rinunciare a una supplenza, non prendere servizio o abbandonare il servizio comporterà delle sanzioni.
In caso di rinuncia o di non presa di servizio, si perde la chance di ottenere supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche da GAE, GPS e graduatorie di istituto. Ciò riguarda l’anno scolastico di riferimento.
L’abbandono del servizio invece prevede la perdita della possibilità di prendere una supplenza insegnanti per tutto il periodo di vigenza delle graduatorie: quindi il biennio di riferimento.
E’ permesso invece: lasciare una supplenza temporanea da GI per una supplenza al 30 giugno o al 31 agosto; lasciare una supplenza fino al termine delle attività didattiche per una al 30 giugno; lasciare una supplenza al 30 giugno per una al 31 agosto.