È possibile trasferire immobili e case anche senza testamento o donazione. Ci sono vari metodi e sono tutti gratis.
La maggior parte dei cittadini pensano che gli unici sistemi che permettono di trasferire immobili e case a loro disposizione siano esclusivamente il testamento e la donazione. Nulla di più errato, perché la legge italiana stabilisce una serie di sistemi grazie ai quali si possono effettuare tali operazioni senza spendere nulla.
Questi metodi, purtroppo, sono ancora poco conosciuti oppure non vengono presi in considerazione perché vengono considerati meno vantaggiosi, dal punto di vista fiscale, rispetto alla donazione ed al testamento. Analizziamo, dunque, gli strumenti che la normativa mette a disposizione dei cittadini, per scoprirne pro e contro.
Trasferire immobili e case gratuitamente: la decisione della Corte di Cassazione
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza 18725 del 2017, sono intervenute per fare chiarezza sul tema in questione. La Corte, infatti, ha precisato che un soggetto ha, a propria disposizione, una varietà di istituti giuridici per poter trasferire immobili o case gratis.
Gli Ermellini, dunque, hanno spiegato che, in realtà, testamento e donazione sono due facce della stessa medaglia. Nella sostanza, sia la donazione sia il testamento permettono il trasferimento di un bene da un individuo all’altro, senza richiedere nulla in cambio. Ed, inoltre, sono assistiti da una tassazione molto favorevole. Nonostante ciò, anche tali strumenti presentano degli svantaggi.
L’articolo 809 del codice civile, infatti, sancisce l’istituto della donazione indiretta. Ad esempio, per l’acquisto di un’automobile, Tizio compra una macchina con i propri soldi ma la intesta a Caio o, ancora, Tizio paga un debito altrui.
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I metodi per il trasferimento gratuito di beni
Trasferire immobili e case gratuitamente è possibile anche tramite atti e strumenti differenti dal testamento e dalla donazione. Ci sono, infatti, diversi istituti giuridici che consentono di raggiungere tale scopo. Nello specifico, la sentenza 18725 del 2017 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha approfondito 2 di essi.
- Promessa unilaterale. Il trasferimento può aversi anche tramite operazioni diverse dal contratto. Con la sentenza 10633/2014, la Cassazione ha stabilito che la promessa di trasferire un immobile instaura una vera e propria obbligazione. Tant’è vero che, se colui che fa la promessa non dovesse mantenerla, può essere obbligato dal giudice al trasferimento, secondo quando sancito dall’art. 2932 del codice civile.
- Contratti a favore di terzo. Questo è il secondo strumento analizzato dalla Cassazione, per il trasferimento di immobili a titolo gratuito. L’istituto prevede la presenza non solo del donante e del donatario, ma anche di un terzo soggetto, ossia colui che trae beneficio dal negozio giuridico. Esempio: i genitori che acquistano da un terzo un immobile per il proprio figlio. In tal caso, non ci sarà bisogno di acquistare prima l’immobile e poi donarlo al figlio, ma basterà solamente stipulare il contratto a favore di terzo. In tal modo, il figlio acquisterà immediatamente la proprietà, senza la necessità di effettuare due operazioni.
La suddetta operazione è detta intestazione del bene a nome altrui.
Bisogna, però, prestare molta attenzione se si decide di ricorrere a tali metodi. Essi, infatti, sono sicuramente molto utili in determinati casi, ma sono delle donazioni indirette. Per questo motivo, nel caso in cui non venissero effettuate a norma di legge e ledessero diritti altrui, eredi e creditori potrebbero contestarli.