Rimborso 730, l’attesa potrebbe finire presto: le date di erogazione per i lavoratori dipendenti pubblici

Il rimborso del 730 arriverà a breve per alcuni lavoratori dipendenti pubblici. Scopriamo le regole relative alla tempistica di erogazione della somma spettante.

I lavoratori dipendenti pubblici NoiPa non dovranno attendere a lungo il rimborso del 730 a condizione di aver inoltrato la dichiarazione dei redditi con la giusta tempistica.

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Il mese dell’anno in cui si comincia a parlare di dichiarazione dei redditi è maggio. Le aziende inviano il CUD, i CAF cominciano a prendere gli appuntamenti per la compilazione del modello 730 e l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente il modello precompilato sul portale ufficiale. I cittadini possono, così, iniziare a raccogliere la documentazione necessaria per inserire ogni informazione richiesta dal Fisco in modo tale da poter calcolare il valore del rimborso – o delle eventuali trattenute – da erogare nei mesi successivi all’inoltro della richiesta. Dipendenti pubblici, privati, pensionati e in generale ogni persona con reddito e priva di esonero ha l’obbligo di compilare ed inviare il 730 entro il 30 settembre 2022. Prima si inoltrerà la domanda, però, prima si riceverà la somma spettante in busta paga, sul cedolino della pensione o sul conto corrente.

Rimborsi 730, le tempistiche dell’erogazione

Il lavoratori pubblici NoiPa potranno cominciare a ricevere le erogazioni del rimborso 730 già nel mese di luglio ma solamente soddisfacendo una specifica tempistica di inoltro della richiesta. Chi ha già inoltrato il modello in autonomia tramite precompilata oppure avvalendosi dell’aiuto dei Caf, patronati o commercialisti potrà avere una busta paga più ricca nel mese di luglio. Non parliamo, poi, solamente del credito d’imposta ma anche delle misure previste dal Governo come il Bonus una tantum dal valore di 200 euro e una nuova misura che verrà attuata – secondo le ultime indiscrezioni – relativa ad un raddoppio dello sconto contributivo per i dipendenti. Come giorno indicativo è possibile riportare il 27 giugno.

Chi tarderà nell’invio della compilazione, invece, dovrà attendere agosto o settembre (sempre il giorno 27 indicativamente) per ottenere i soldi spettanti o addirittura ottobre e novembre tardando l’inoltro della domanda fino al termine ultimo.

Come avviene l’erogazione del credito

I dipendenti pubblici che hanno compilato correttamente il modello 730 potranno ricevere il rimborso tramite accredito in busta paga in seguito alla segnalazione al Dipartimento del Tesoro o all’Ufficio delle Risorse Umane di riferimento in base alla competenza del lavoratore. La somma spettante si potrà conoscere al termine del calcolo del 730 visualizzandola proprio nella dichiarazione dei redditi. L’accredito dovrà essere garantito entro il 31 dicembre 2022. Discorso differente per il contribuenti con debito. L’importo potrà essere restituito a rate con una dilazione massima di cinque mesi.

Ritornando alla dichiarazione dei redditi, l’importo a rimborso si potrà leggere nella sezione “importo che sarà rimborsato dal datore di lavoro” accedendo alla sezione “Risultato delle liquidazione”. La stessa cifra si dovrà visualizzare sul cedolino NoiPa. In caso di differenze sarà necessario verificare l’eventuale errore e procedere con l’inoltro del modello 730 integrativo. Concludiamo ricordando che le tempistiche di erogazione potrebbero allungarsi parecchio (anche fino al mese di marzo 2023) qualora l’importo da rimborsare sia piuttosto elevato.

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