Legge 104 e invalidità: a cosa servono le percentuali? Sono fondamentali, ma non tutti conoscono agevolazioni e bonus

Le percentuali di invalidità civile indicano il livello di invalidità che viene assegnato ad ogni individuo.

È un dato molto importante, perché, in relazione ad esso, si ha accesso ai vari benefici sanciti dalla legge.

invalidità civile
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La legge considera invalidità civile la condizione di chi ha difficoltà a compiere le normali attività della vita quotidiana, a causa di una patologia fisica o mentale. Tali problematiche, dunque, incidono anche sulla capacità lavorativa. L’INPS attribuisce la qualifica di invalido civile in seguito a determinati accertamenti da parte di una specifica Commissione medica e versa le prestazioni sulla base della percentuale di invalidità riconosciuta al soggetto.

Esistono, dunque, delle tabelle, nelle quali ogni patologia reputata invalidante ha una percentuale di riduzione della capacità lavorativa ed, in base ad essa, vengono accordate le agevolazioni.

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Invalidità civile: a chi spetta e quali vantaggi prevede

La condizione base, dunque la percentuale minima, per poter beneficiare delle agevolazioni è del 33%. Bisogna, quindi, possedere malattie e menomazioni (permanenti e croniche), di carattere fisico o psichico ed intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo.

I vari gradi di invalidità civile sono indicati nelle apposite tabelle, approvate con Decreto del Ministro della Sanità 5 febbraio 1992.

La normativa, inoltre, non qualifica come invalidi civili:

  • gli invalidi di guerra;
  • gli invalidi del lavoro;
  • gli invalidi per servizio.

I vantaggi riconosciuti agli invalidi variano e dipendono dal livello di invalidità accordato, nel seguente modo:

  • 33 %: nessun tipo di beneficio;
  • dal 46%: è possibile effettuare l’iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata;
  • dal 33% al 73% : diritto all’assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali;
  • dal 66%: esenzione dal ticket sanitario;
  • dal 74% al 100%: diritto all’erogazione delle prestazioni economiche.

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I vari gradi di invalidità: cosa comportano?

Quali sono le agevolazioni riconosciute in base alla percentuale di invalidità, agli individui che hanno tra i 18 ed i 65 anni?

  • Meno del 33%: in tal caso non si è considerati invalidi. Il verbale, infatti, contiene tale dicitura: “Assenza di patologia o con una riduzione delle capacità inferiore ad 1/3”;
  • Invalidità con riduzione permanente della capacità lavorativa superiore ad 1/3:

– dal 34%: si ha diritto all’acquisto gratuito di ausili e protesi, per le patologie indicate nel verbale di invalidità;

– dal 46%: iscrizione alle liste di Collocamento mirato;

– dal 50%: possibilità di usufruire del congedo straordinario per cure (se consentito dal CCNL);

  • Invalidità con riduzione permanente della capacità lavorativa superiore ai 2/3:

– dal 67%: esenzione parziale dal pagamento del ticket sanitario;

– dal 74%: conferimento dell’assegno mensile, se si possiedono tutti i requisiti stabiliti, e diritto all’Ape Sociale.;

  • Invalidità con totale e permanente inabilità lavorativa:

– 100%: versamento della pensione di inabilità ed esenzione totale dal pagamento del ticket farmaci;

  • Invalidità con totale e permanente inabilità lavorativa, con aggiunta di impossibilità a deambulare senza l’aiuto costante di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua per lo svolgimento delle normali attività quotidiane. In tal caso, si ha diritto al riconoscimento del 100%, più l’indennità di accompagnamento, indipendentemente dall’età e dal reddito.
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