Se la scadenza IMU è stata dimenticata è possibile regolarizzare la propria posizione tramite ravvedimento operoso pagando sanzioni ridotte. Vediamo come procedere.
Pagare in ritardo l’IMU significa dover corrispondere sanzioni che potranno essere di natura ridotta procedendo in autonomia con il versamento di quanto dovuto utilizzando il ravvedimento operoso.
Ieri, 16 giugno 2022, era l’ultimo giorno utile per versare la prima rata dell’IMU, l’Imposta Municipale Propria che devono corrispondere i proprietari di fabbricati, terreni, prime case di lusso e seconde case.
Tutti i contribuenti che non hanno versato in tempo l’acconto o che hanno corrisposto una quota insufficiente sbagliando l’applicazione dell’aliquota possono correggere lo sbaglio o la dimenticanza tramite ravvedimento operoso, un procedimento che prevede la regolarizzazione in maniera autonoma con un versamento volontario.
La tempistica sarà fondamentale per poter pagare maggiorazioni meno elevate dato che le sanzioni aumentano con l’aumentare del ritardo accumulato. Scopriamo come calcolare quanto si dovrà corrispondere considerando maggiorazioni e quota di partenza dell’IMU.
Scadenza IMU superata, è l’ora del ravvedimento operoso
Il contribuente può agire tramite ravvedimento operoso solamente se la violazione non è già stata segnalata e notificata formalmente. Dato che la scadenza del pagamento si riferisce solo a ieri, 16 giugno, i cittadini debitori avranno del tempo per poter pagare di spontanea volontà quanto dovuto approfittando, così, della possibilità di corrispondere sanzioni ridotte. Oltre all’IMU il ravvedimento serve per pagare altre imposte locali scadute come la TARI e il bollo auto; condizione necessaria, ribadiamo, è agire prima dell’avvio delle attività di accertamento.
Il calcolo del nuovo importo con le maggiorazioni
Per regolarizzare correttamente la propria posizione sarà necessario, però, conoscere il nuovo importo da pagare considerando le maggiorazioni dovute al ritardo accumulato. Procedendo entro 14 giorni dalla scadenza dell’IMU si potrà usufruire del ravvedimento sprint che prevede una maggiorazione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo dal 16 giugno.
Tra il 15esimo e il 30esimo giorno è concesso il ravvedimento breve con una maggiorazione fissa dell’1,5%. Superando il mese di ritardo ma rientrando nei 90 giorni si dovrà corrispondere una maggiorazione dell’1,67% con il ravvedimento intermedio mentre regolarizzando la posizione tra i 91 giorni e l’anno di ritardo occorrerà calcolare una maggiorazione del 3,75% (ravvedimento lungo). Se si arriverà alla successiva scadenza senza aver corrisposto quella precedente non ci sarà più la possibilità di agire tramite ravvedimento operoso e si dovrà pagare una sanzione pari al 30% dell’importo IMU. Infine, nel calcolo occorrerà aggiungere gli interessi legali delle multe.
Come effettuare il pagamento IMU con ravvedimento
Il contribuente che intende agire tramite ravvedimento operoso dovrà compilare il modello F24 per imposte su redditi, imposte sostitutive, IMU, IVA, IRAP, ritenute e imposte autoliquidate per le successioni. In alternativa potrà utilizzare il modello F24 con elementi identificativi per l’imposta di registro su locazioni e affitti di beni immobili oppure il modello F23 per altri tributi indiretti. Il codice tributo di riferimento per l’IMU quota comune è 3918 e quota 3919.