L’aumento del Canone Rai sembra già quasi una “solida realtà”. Cosa dobbiamo aspettarci dall’anno prossimo? Gli scenari.
La questione dell’obbligo di pagare la Tv di Stato è annosa, e gli italiani sono insoddisfatti. Dall’avvento dei canali a pagamento, poi, la situazione è “degenerata”. Siamo inoltre vicini allo stop della tassa prelevata dalla bolletta della Luce. Cosa succederà l’anno prossimo? Le ipotesi non sono per niente rassicuranti.
Il Governo ha tempo fino al prossimo 31 dicembre per decidere come verrà gestito il Canone Tv. Dopo l’obbligo arrivato da Bruxelles, che ha dato disposizioni precise in questo senso. Infatti l’Europa ha stabilito che spese extra – oneri impropri – a quelle dell’energia non possono essere addebitate in bolletta.
E noi sappiamo bene che da qualche anno, nella fattura della Luce, troviamo anche la “rata” mensile o bimestrale del Canone. Per certi versi, pagare 9€ al mese piuttosto che 90€ tutti insieme ha i suoi vantaggi. Non a caso, da quando è stata introdotta questa modalità di riscossione, l’evasione è diminuita tantissimo. Qualcosa sta di nuovo per cambiare, però, e gli scenari non sono propriamente incoraggianti, anzi.
Il “pasticcio Legge di Stabilità 2016 e la decisione dell’Europa
Le importanti modifiche sulle modalità di pagamento del Canone vennero introdotte con la Legge di Stabilità 2016, che decretò l’addebito direttamente bolletta dell’energia elettrica. Fino ad oggi abbiamo pagato così la tassa, a 9€ al mese o 18 a bimestre.
La tassazione del canone dal 2016 riguarda, dunque, tutte le utenze domestiche che con la sola presenza del contatore devono pagare. Fortunatamente sembrava che qualcosa stesse per cambiare, favorendo i cittadini. Ma c’è più di un “ma”.
È davvero limitante e scoraggiante dover pensare che per qualsiasi cambiamento ci voglia un aumento. Una “triste rima”, verrebbe da dire. Perché quando si parla di togliere il Canone dalla Bolletta, automaticamente si dà per scontato che “costerà soldi”. Soldi che poi verranno, come sempre, chiesti al consumatore finale.
La decisione dell’Europa sembrava qualcosa di utile. Aveva “alleggerito” gli italiani dal pensiero di dover pagare un onere in più nella fattura della Luce. Tra l’altro già altissimi da molti mesi a causa degli aumenti. Scaturiti, anche questi, dalla guerra certo, ma anche dai cambiamenti climatici. Dai cambiamenti strutturali che dovremo attuare. Anche qui, cambiamenti che “costano”.
Digressione a parte, la “festa” è durata poco. Adesso gli italiani sanno che a gennaio del 2023 dovranno pagare la Tassa sulla Tv in un altro modo. E fin qui sembrerebbe una cosa normale. Ma questa cosa molto probabilmente costerà di più. Forse fino a 3 volte tanto. Dove stanno i motivi dietro al – quasi certo – rincaro? Ecco cosa sostengono gli esperti.
Aumento del Canone Rai, le prospettive dal 2023 che “non piacciono”
La teoria è questa: le minori entrate certe della tassa a seguito dell’eliminazione in bolletta, farebbero scattare aumenti immediati. Ma non è tutto: sembra che la mancanza di fondi da parte della società televisiva gli imponga di chiedere un prezzo più alto. L’idea, sembra sia anche quella di aggiungere servizi a pagamento.
Infine, sembra che la volontà sia di adeguarsi ai prezzi del Canone europei. Questi variano dai 133 fino ai 320€. Ma comparare solo i costi è riduttivo, perché negli altri Paesi esistono formule diverse e offerte diverse.
L’unica cosa certa, oltre al probabilissimo aumento, sembra sia la volontà di far pagare il Canone Rai con il 730. Non ci resta che attendere le decisioni del Governo, e nel mentre cercare delle alternative.
Ricordiamo infatti che la tassa è sì obbligatoria, ma solamente se si possiede un apparecchio televisivo in grado di ricevere le trasmissioni. A livello tecnologico esistono opzioni legali ed emittenti private nonché contenuti diffusi in Internet che permettono, a chi lo desidera, di disdire immediatamente il Canone Tv.