Google My Activity è una funzione molto utile offerta proprio a chi ha un account Google. Quasi tutti, potremmo dire.
Il tema “privacy” è molto dibattuto ma ciò che preme agli utenti è tutelarsi da furti di dati e di identità.
Infatti se ipoteticamente facessimo un’intervista, le persone dichiarerebbero di non avere “paura” se aziende o enti conoscono le nostre abitudini. Anzi, il tracciamento dei dati può essere utile proprio a trovare ciò che cerchiamo. Il vero pericolo, purtroppo, arriva quando le nostre attività in rete vengono intercettate dai criminali.
Sappiamo benissimo, infatti, che i nostri dati – quelli di navigazione – sono preziosissimi. Ogni volta che usiamo un sito Internet, un’App del telefonino, una connessione inviamo inconsapevolmente questi dati. La cosa più importante di cui essere consci è che l’accumulo di questi dati è lento ma costante e riguarda ogni aspetto della nostra vita.
Perché la cronologia, gli acquisti online e la geolocalizzazione vanno a creare un quadro perfetto di “chi siamo”: orientamento etico/politico/religioso, preferenze sessuali, livello di istruzione, persino stato di salute fisica o mentale e ovviamente fascia reddituale. È praticamente impossibile evitare tutto questo, però ad oggi abbiamo una funzione fornita da Google che può quantomeno “attutire” il fenomeno. Ecco di cosa si tratta.
Cos’è Google My Activity e perché conviene attivare le impostazioni
Come abbiamo compreso, anche Google tiene traccia di tutte le nostre attività. Ma possiamo disattivare manualmente tutte quelle opzioni che consentono “alle terze parti” di capire le nostre preferenze. Ecco come fare.
Per accedere a Google My Activity bisogna innanzitutto effettuare il login al proprio account. Accediamo alle impostazioni e poi a “Gestione Attività”. Da qui troveremo una serie di switch da disabilitare/abilitare a proprio piacimento.
Ad esempio possiamo impedire a Google di memorizzare le Attività web e App: tra esse rientrano “le azioni compiute su siti, App e dispositivi che utilizzano i servizi Google nonché le registrazioni audio quando si interagisci con la Ricerca, l’assistente e Maps“.
Possiamo anche togliere la spunta alla cronologia di Youtube, così come eliminare i dati di pagamento, le carte e gli account conservati in Google. Idem per quanto riguarda la posizione. Una volta disabilitate tutte le funzioni, non è che smetteremo di visualizzare “annunci pubblicitari” ma sicuramente saranno generici e non “personalizzati” in base alle nostre azioni compiute in rete.
La protezione totale non esiste, ma possiamo evitare di fornire una miriade di dati. Che se intercettati possono davvero crearci molti disagi. Ricordiamo che i tasselli che mancano, e che ovviamente tramite la navigazione non vengono inviati, sono lo scopo dei cyber criminali. Quelli che tentano di rubarceli tramite phishing con truffe via email, SMS, WhatsApp e Social.