Nuove regole intervengono per disciplinare il rapporto vita-lavoro. Sono previste agevolazioni per caregiver, genitori e lavoratori atipici.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato due Decreti del Ministero del Lavoro in linea con le direttive UE.
Conciliare vita personale e familiare con il lavoro può risultare estremamente difficile in particolari circostante. La normativa italiana, poi, non applica specifiche tutele nei confronti delle famiglie. Nazioni a noi vicine hanno programmi definiti per sostenere la maternità e la carriera sia di uomini che di donne mentre l’Italia si trova parecchi passi indietro in questo campo. L’Unione Europea pretende, però, che il riallineamento agli altri Paesi avvenga celermente. Da qui la necessità di approvazione di due Decreti che soddisferebbero le direttive UE relativamente a due tematiche. La prima è proprio la conciliazione vita-lavoro; la seconda riguarda, invece, la trasparenza delle condizioni di lavoro.
Rapporto vita-lavoro, come cambierà grazie ai due Decreti
Il primo tema di rilevante importanza fa riferimento al rapporto vita-lavoro. La direttiva dell’Unione Europea (2019/1159) vuole promuovere la parità di genere negli ambiti lavorativi e familiari. Si rivolge a genitori e caregiver, ossia coloro che si occupano della cura dei altre persone della famiglia. Il Decreto di riferimento annuncia cambiamenti relativi al congedo parentale che possano tutelare i nuclei familiari.
Nello specifico, il Disegno di Legge prevede l’entrata a regime del congedo di paternità obbligatorio di 10 anni. Sarà fruibile dai due mesi precedenti al parto e fino ai 5 mesi successivi. L’entrata a regime riguarderà anche il congedo alternativo per i casi di decesso, grave infermità oppure di abbandono del figlio da parte della madre. Il Dlgs prevede, poi, l’aumento a 11 mesi totali del congedo parentale per il genitore solo e a 9 mesi il congedo parentale con indennità al 30%. Infine, sale da 6 a 12 anni l’età del figlio entro cui utilizzare il congedo indennizzato.
Altre introduzioni per adeguamenti UE
L’indennità di maternità spetterà anche per le lavoratrici autonome e le libere professioniste. Inoltre, le richieste dei genitori con figli fino a 12 anni per la concessione di lavoro agile in caso di invalidità o come caregiver avranno la priorità. I datori di lavoro, poi, verrebbero sanzionati qualora ostacolassero la fruizione del congedo parentale e non otterrebbero la certificazione della parità di genere nel caso in cui si opponessero ai diritti e alle agevolazioni in favore della genitorialità. È compito dei datori, poi, attivare misure di sostegno per i genitori e i caregiver.
Il secondo Decreto che regola il rapporto vita-lavoro
Nell’ottica di adeguamento alle direttive UE, un secondo Decreto sottolinea come le condizioni di lavoro debbano essere trasparenti. In quest’ottica verranno introdotte tutele per i lavoratori atipici (collaborazioni continuative, contratti di prestazione occasionale, contratti di collaborazione coordinata…) e verranno estesi gli obblighi informativi che il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori con contratti non standard.